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Tagadà, Di Bella: "Transnistria, il pretesto perfetto per Vladimir Putin"

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"Una notizia raggelante". Antonio Di Bella, ex direttore del Tg3, accoglie con un brivido quanto sta accadendo in Transnistria. I rappresentanti filo-russi della regione separatista della Moldavia hanno chiesto "protezione" a Mosca dopo il blocco economico imposto dal governo di Chisinau. La risoluzione adottata dal Congresso speciale della regione, la cui indipendenza è riconosciuta dalla Russia ma non a livello internazionale, potrebbe fornire a Vladimir Putin il pretesto diplomatico per una nuova operazione militare in stile-Ucraina. 

"Proprio l'ultima edizione del Wall Street Journal - ricorda Di Bella ospite in studio a Tagadà, su La7 - fa un parallelo tra la Polonia del 1938 e quanto sta accadendo in Transnistria e Ucraina. Anche allora Hitler disse che la minoranza che parlava tedesco in Polonia era vessata e bisognava intervenire. Chamberlain (l'allora primo ministro inglese, ndr) fece un accordo per dire ai russi 'vabbè, conquistate un pezzo di terreno e sono contento'".

 

 

"Sono raggelato". Trasnistria, guarda il video di Antonio Di Bella a Tagadà

 

"Gli americani non devono fare l'errore di Chamberlain - ammonisce Di Bello -, che fece un patto remissivo e poi Hitler avanzò. La storia non si ripete, lo sappiamo, però queste minoranze russe vessate sono veramente un pretesto perfetto per un Putin sempre più aggressivo".

 

 

 

Dall'altra parte, "Putin ha un Emmanuel Macron che fa una mossa che non esclude, semplifico, l'invio di soldati", nota la conduttrice Tiziana Panella. "Questo è il Macron insofferente, della grandeur francese. A Macron sta stretta una Europa in cui Parigi è pari agli altri, lui vuole un'Europa degaulliana con la Francia al primo pasto ma qui ha fatto un passo falso. Tutti gli hanno detto: qui non si può scherzare con la Russia e il pericolo della Terza guerra mondiale solo per farti contento".

 

 

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