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Geert Wilders, lo sfogo sui social: "Perché non sarò il premier"

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Geert Wilders molto probabilmente non riuscirà a sedersi sulla poltrona di premier in Olanda. Come ha scritto lui stesso su X "Posso diventare premier solo se TUTTI i partiti della coalizione sono d’accordo. E non è questo il caso". Una frase malinconica che lascia intravedere le difficoltà del trionfatore delle ultime elezioni nel formare un governo sostenuto da una maggioranza chiara e netta. "Voglio un governo di destra. Meno asilo e immigrazione. Prima i cittadini olandesi. L’amore per la mia nazione e gli elettori è più grande e importante della mia posizione", ha aggiunto.

Le formazioni che hanno finora portato avanti i negoziati di coalizione, vale a dire il Pvv, il Partito popolare per la libertà e la democrazia (Vvd), il Nuovo contratto sociale (Nsc ( e il Movimento civico-contadino (Bbb) potranno ora dare vita a quello che i media olandesi definiscono "un gabinetto extraparlamentare", che come spiega l’emittente "Nos" ha legami più flessibili con la Camera dei Rappresentanti "rispetto a un gabinetto normale e non si basa su un accordo di coalizione dettagliato".

 

In molti casi i ministri e i sottosegretari di Stato sono estranei alla politica; tale scenario era fin dal post elezioni un desiderio del leader dell’Nsc, Pieter Omtzigt. Insomma di fatto i Paesi Bassi dovranno fare i conti con queste criticità nella nascita di un nuovo governo figlio del voto delle urne. Lo scenario più concreto adesso è quello di un governo di tecnici. Al momento l'ipotesi di un altro voto appare remota. 

 

 

 

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