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Vladimir Putin, dopo l'attentato "Finlandia e Moldavia": la prossima mossa dello zar

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Il rischio era che Vladimir Putin intendesse replicare il modello-Ucraina nel cuore dell'Europa, invadendo paesi di confine come Finlandia o Moldavia. A dirlo è il presidente del Senato Ignazio La Russa, in una allarmata intervista al Giornale

"Sono preoccupato, ma bisogna fare capire alla Russia che o si ferma e sceglie le trattative, o non può sperare di vincere", riflette la seconda carica dello Stato, che difende la scelta del governo Draghi prima e del governo Meloni poi di essersi schierati senza se e senza ma al fianco di Kiev insieme all'Unione europea. "La guerra, se non avessimo armato l'Ucraina, sarebbe già finita da un pezzo, ma con l'occupazione dell'Ucraina. E forse adesso dovremmo preoccuparci di impedire l'occupazione della Moldavia, o della Finlandia" Quanto alle parole del Pontefice sempre sul conflitto russo-ucraino, La Russa osserva: "Bandiera bianca da noi vuol dire resa, io penso che lui volesse dire pace. Credo che sia caduto in un tranello lessicale". 

 

 

 

La posizione del presidente del Consiglio Giorgia Meloni sull'Ucraina, con il 'sì' al sostegno a Kiev e il 'no' all'invio di truppe, "è seria e credo condivisa da tutti". "Credo sia di buonsenso dire di no all'invio di truppe", esplicita poi La Russa, secondo cui Kiev va sostenuta "non solo per difendere uno Stato aggredito, non solo per difendere il diritto internazionale, ma anche per difendere noi stessi. Se prevale la legge del più forte, come ha detto Giorgia Meloni al Senato qualche giorno fa, non possiamo stare tranquilli neanche noi. Quindi c'è anche una ragione di legittima difesa nostra". 

Per il presidente del Senato, inoltre, è fondamentale investire risorse nella difesa. "Oggi se fai parte di alleanze internazionali come la Nato devi averne i vantaggi ma anche gli oneri. E' sacrosanta la richiesta degli Stati Uniti di non restare i soli a spendere. Ma io vado oltre, non basta rispettare gli impegni. Di fronte alla situazione internazionale di oggi l'esigenza di una difesa europea è urgentissima".

 

 

 

Nel frattempo, proprio Finlandia e Svezia, insieme alla Polonia forse i due Paesi europei più anti-russi, hanno condannato l'attacco terroristico compiuto venerdì sera contro l'auditorium Crocus City Hall di Krasnogorsk, nell'area di Mosca. Il presidente finlandese Alexander Stubb ha espresso le sue condoglianze affermando che Helsinki condanna il terrorismo in tutte le sue forme. 

"Le notizie da Mosca sono scioccanti. I nostri pensieri vanno alle vittime e ai loro cari. La Finlandia condanna il terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni", ha scritto Stubb su X. "La Svezia è scioccata dall'attacco al Crocus City Hall a Mosca e condanna qualsiasi attacco contro i civili. I nostri pensieri sono con tutte le persone colpite", ha scritto il ministero degli Esteri svedese sempre su X.

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