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Baltimora, ponte crollato: "In meno di 20 secondi", cosa c'è dietro la "mass casualty"

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Sono circa 20 le persone, tutti operai, cadute nel fiume Patapsco dopo il crollo del Key Bridge di Baltimora a seguito del violentissimo schianto di una nave cargo contro uno dei piloni della struttura. Lo riferisce la Bbc, che cita il responsabile delle comunicazioni dei Vigili del Fuoco della città nello stato americano del Maryland affacciato sull'Oceano Atlantico. Le autorità hanno confermato che si tratta di un developing mass casualty event, vale a dire un "incidente di massa con vari morti".

"Purtroppo sappiamo che fino a 20 persone potrebbero essere cadute nel fiume Patapsco così come molti veicoli", ha detto anche alla Cnn il responsabile delle comunicazioni dei Vigili del Fuoco di Baltimora Kevin Cartwright, confermando inoltre che sul ponte al momento del crollo c'era probabilmente un mezzo "delle dimensioni di un autoarticolato". Al lavoro, a temperature sotto lo zero, ci sono anche Guardia Costiera e un team di sommozzatori dopo l'incidente avvenuto nel cuore della notte, con una visibilità ridotta per i soccorsi. Sul posto è giunta "una squadra di sommozzatori per localizzare chi è finito in acqua". Le ricerche purtroppo  sono ostacolate dalla bassa temperatura dell'acqua e dalla limitata visibilità. Le condizioni di gelo e la visibilità limitata potrebbero "creare preoccupazione", ha affermato Cartwright alla Cnn.

La nave cargo Dali aveva lasciato intorno all'una di notte il porto di Baltimora diretta a Colombo nello Sri Lanka secondo la piattaforma di traffico marittimo MarineTraffic. Ha urtato un pilone del ponte Francis Scott Key circa 30 minuti più tardi facendolo crollare in meno di 20 secondi. Sarebbero almeno sette i mezzi finiti in acqua. Al momento nel fiume, all'altezza dello schianto tra nave portacointainer e pilone, si segnala una larga chiazza di carburante diesel.

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