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Morto O.J. Simpson, l'ex giocatore di football al centro del caso di cronaca che sconvolse gli Usa

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È morto l'ex giocatore di football americano O.J. Simpson, celebre soprattutto per essere stato al centro di uno dei casi di cronaca più clamorosi nella storia degli Stati Uniti. O.J. Simpson è spirato dopo una battaglia contro il cancro. Aveva 76 anni. La notizia del decesso è stata rilancata da Tmz, che cita la famiglia dell'uomo. "Il 10 aprile, nostro padre, Orenthal James Simpson, ha perso la sua battaglia contro il cancro, era circondato dai figli e nipoti", si legge nel post pubblicato dai familiari su X.

'The Juice', così come era conosciuto negli anni d'oro quando indossava la maglia dei San Francisco 49ers, era stato accusato di aver ucciso la sua ex moglie Nicole e il suo amico Ronald Goldman. Il processo - detto "Il processo del secolo" - era andato avanti per mesi e aveva spaccato l'America, innescando anche un furioso dibattito sulla questione razziale. L'ex campione era stato alla fine scagionato per mancanza di prove. Nel 2008 però è finito in carcere per rapina e sequestro. Nel 2017 ha lasciato il carcere.  Al suo attivo anche una dozzina di film tra cui "Una pallottola spuntata”, “Cassandra Crossing” e “Capricorn One”. 

Dopo la notizia della morte, avvenuta mentre era circondato dall'affetto di figli e nipoti, la famiglia chiede di rispettare la privacy del personaggio. O.J. era considerato uno dei più grandi giocatori nella storia della Nfl, insomma era una superstar assoluta. E dopo l'accusa di omicidio nel 1994, il momento più iconico, e drammatico, fu l'inseguimento a Los Angeles trasmesso in diretta tv, inseguimento che terminò col suo arresto. Nel 2008, come accennato, è stato condannato a 33 anni di carcere per rapina a mano armata e sequestro di persona. Fu stato liberato nell'ottobre 2017 e si trovava ancora in regime di libertà vigilata. 

Nato a San Francisco, i genitori divorziarono quando aveva 5 anni: O.J. fu cresciuto dalla madre. Durante l'adolescenza fece parte della gang di strada chiamata The Persian Warrior: a quei tempi una prima breve parentesi in carcere al San Francisco Youth Guidance Center. Due matrimoni alle spalle: dal 1967 al 1979 con Marguerite L. Whitley, da cui ha avuto i figli Arnelle (1968), Jason (1970) e Aaren (1977-1979), annegata a soli due anni nella piscina di famiglia, e dal 1985 al 1992 con Nicole Brown, da cui ha avuto Sydney Brooke (1985) e Justin Ryan Simpson (1988).

Col football il riscatto: Simpson è considerato uno dei migliori running back nella storia del gioco: terminò il college nel 1969 per poi passare ai Buffalo Bills, che lo scelsero con la prima scelta assoluta al Draft 1969. Fu il miglior running back del 1972 e nel 1973. Rimase coi Bills fino al 1978, per tornare nella sua città fino al 1979, con i 49ers. Sullo sfondo anche la carriera cinematografica e una sua casa di produzione, la Orenthal.

Il "processo" del secolo fu quello per la morte di Nicole Brown, con la quale si sposò nel febbraio del 1984, cinque anni dopo il ritiro dal football professionistico. Durante i sette anni di matrimonio fu accusato di violenze coniugali. E il 13 giugno 1994 furono ritrovati i cadaveri della donna, da cui aveva divorziato, e di Ronald Lyle Goldman, amico di O.J., che aveva soltanto 25 anni. I cadaveri erano a terra in un lago di sangue: la donna era stata ammazzata con 12 coltellate e aveva la testa quasi mozzata. Sul corpo di Goldman vennero invece individuati i segni di 20 coltellate. O.J. fu accusato dell'omicidio ma fu assolto nel 1995 al termine di un controverso processo, tra infinite polemiche per un possibile pregiudizio razziale. Fu invece giudicato colpevole nella causa civile intentata dalle famiglie delle vittime due anni dopo. 

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