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Iran-Israele, "il limite dell'irreversibile": l'avvertimento di Massolo

Massolo

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"La tensione potrà salire ma non bisognerà valicare il limite dell'irreversibile. Un'azione conclamata nel territorio iraniano, ad esempio, sarebbe un'escalation": l'ambasciatore Giampiero Massolo, già segretario generale della Farnesina, lo ha detto all'Adnkronos parlando dell'attacco lanciato ieri dall'Iran contro Israele. Secondo il diplomatico, Tel Aviv dovrà evitare ritorsioni violente in grado di scatenare un conflitto mondiale. 

"Ci sono due interessi in campo - ha proseguito Massolo -. L'Iran cerca l'egemonia regionale e la cancellazione di Israele da perseguire in tutti i modi possibili. Israele deve far sì che l'Iran non sia più una minaccia, bloccando il suo programma nucleare e la sua influenza nella regione. Se portati alle massime conseguenze, questi due interessi porterebbero a una guerra complessiva, un conflitto globale, che nessuno vuole". Secondo l'ambasciatore, tra l'altro, nessuna delle parti potrebbe permetterselo: "L'Iran è troppo debole, ha una situazione interna difficile e un'opinione pubblica al limite della sopportazione. Il programma nucleare, per quanto avanzato, non è ultimato, e gli ayatollah perdendo il confronto perderebbero il potere e farebbero collassare il sistema costruito nel 1979". 

 

 

 

Massolo, infine, ha spiegato che "agire in modo molto aggressivo, magari nel territorio iraniano, provocherebbe una spirale del conflitto difficilmente arrestabile. Se togliamo dal tavolo l'ipotesi del conflitto globale, resta spazio per una reazione proporzionata e difensiva continuata". 

 

 

 

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