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Campus Usa occupati, una regia violenta: chi c'è dietro davvero

Matteo Legnani
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“Death to America”. “Morte all’America”. È lo slogan che i poliziotti hanno trovato su alcuni deliranti poster affissi nel campus della Columbia University, dopo aver sgomberato con la forza i manifestanti filo-Hamas che avevano occupato la palazzina che ospita il rettorato dell’università newyorkese. Un messaggio che porta quanto sta accadendo negli atenei americani molto più in là della protesta a favore dei palestinesi e contro Israele. Porta con la mente all’11 settembre, all’odio degli stragisti islamici per il “Grande Satana”. Che ci sia qualcosa, se non molto, di anti-americano nelle manifestazioni che ormai da due settimane hanno messo a soqquadro decine di campus lo si è capito qualche giorno fa, quando nelle manifestazioni sono comparse le kefiah, le bandiere a stelle e strisce sono state sostituite da quelle palestinesi (come è successo ad Harvard) e sono iniziate le occupazioni di aule e persino di interi edifici.

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