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Francia, la "bufala" sulla destra che allarma i mercati: lo spread cala e le Borse volano

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“Gli analisti, in particolare, sono preoccupati circa la tenuta dei conti pubblici francesi in un contesto già difficile e prevedono che continuerà un periodo di volatilità…”. Dopo la depressione e l'insonnia, ci sarebbe anche lo spauracchio economico a compromettere il buon umore dei francesi. Almeno questo è quello che sostengono i media di sinistra del nostro Paese, allarmati dalla grande cavalcata di Marine Le Pen fino al voto di domenica 30 giugno. Lo stesso frame adottato prima della vittoria di Giorgia Meloni alle scorse elezioni politiche, E, come in quel caso, non c'è nulla di vero.

Già nella giornata di oggi, lunedì 1° luglio, lo spread tra i titoli di Stato francesi e tedeschi era in chiaro calo: dopo il voto al primo turno in Francia, il differenziale in avvio di seduta sui mercati telematici è a 73 punti base contro i 79 della chiusura di venerdì, grazie a una tenuta del prodotto di Parigi e a un rialzo dei rendimenti di quello della Germania. Simile il movimento per lo spread italiano, che ha aperto a 153 ‘basis point’ contro i 157 della chiusura di venerdì, con il tasso del Btp calmo al 4%.

 

 

Ottimo andamento anche per le Borse. Parigi apre con un botto: + 2,6%. Milano fa segnare un avvio ampiamente positivo per Piazza Affari dopo il voto francese: il primo indice Ftse Mib segna un aumento dell’1,78%, l’Ftse All share una crescita dell’1,68%. In rialzo anche Madrid e Francoforte. I future sul Cac40 di Parigi mostrano un rialzo intorno al 2,7%, dopo che il listino era stato il peggiore della scorsa settimana cedendo il 2%, mentre i futures sul Ftse Mib di Piazza Affari segnano +1,4% (-0,5% la scorsa settimana). Rialzo vicino all’1% per i contratti sul Dax di Francoforte.

 

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