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Usa, attentato a Trump: quando è un centimetro a decidere la storia

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Più dei disegni degli uomini, sono i millimetri che fanno la Storia. Sbagliando l’angolo di tiro di qualche centesimo di grado, il matematico Thomas Matthew Crooks non ha tolto la vita a Donald Trump e gli ha spianato la strada verso la Casa Bianca. È solo l’ultimo beffato per un nonnulla al bivio dei destini possibili. Il vento che devia impercettibilmente il proiettile, un movimento imprevisto del bersaglio, forse un intervento divino (chiedere ad Ali Agca). E la vita di milioni di persone e di generazioni a venire si ridefinisce in un istante. A Benito Mussolini capitò tre volte. Il 7 aprile 1926, anno IV dell’era fascista, esce dal Campidoglio, dove ha inaugurato il congresso internazionale di chirurgia. La cinquantenne irlandese Violet Gibson, mentalmente disturbata, gli spara con la pistola. È una delle liturgie del fascismo a salvarlo. «Fermatosi per salutare romanamente un gruppo di studenti che lo acclamavano», racconta Renzo De Felice, «nell’alzare il braccio nel saluto tirò indietro il capo e ciò lo salvò: il proiettile lo ferì infatti solo superficialmente al naso». Il Fato, quel giorno, è dalla parte del duce. (...)

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