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Sarkozy deluso da Netanyahu

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«Non possiamo accettare questo ostruzionismo»

Tatiana Necchi
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Baruffe tra Francia e  Israele. Nicolas Sarkozy ha recentemente rimproverato la sua controparte Shimon Peres circa l'operato del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Il presidente francese afferma che il premier israeliano «punta i piedi» nel processo di pace con i palestinesi. Le critiche francesi risalgono a circa due settimane fa in concomitanza con la visita di Peres all'Eliseo ma son state rese note solo oggi dal quotidiano dello stato ebreo "Haaretz". Un incontro molto difficile. La critica di Sarkozy si unisce alla crisi diplomatica in atto tra l'attuale governo israeliano e l'amministrazione di Obama, che ha già scatenato le riserve espresse dal cancelliere tedesco Angela Merkel. I funzionari israeliani, che han chiesto di rimanere anonimi e che erano presenti al meeting, hanno definito l'incontro «molto difficile». Hanno anche spiegato che il capo dell'Eliseo ha iniziato l'intervento criticando Netanyahu ed esprimendo le sue obiezioni per ben 15 minuti. Secondo il quotidiano il presidente francese si è detto deluso dal premier dello stato ebraico. Diverse critiche erano già state fatte l'estate scorsa. Non è la prima volta che il presidente francese esprime le sue riserve contro il governo israeliano. La scorsa estate Sarkozy si era scagliato contro il ministro degli esteri Avigdor Lieberman, dicendo a Netanyahu che «bisogna sbarazzarsi di quell'uomo». Prima di incontrare Peres a Parigi, Sarkozy aveva avuto un faccia a faccia con Obama a Washington la settimana precedente. Gli effetti di quel vertice sono stati poi evidenti nell'incontro con la controparte israeliana dove il capo dell'Eliseo ha espresso la sua frustrazione per la continua stagnazione del processo di pace in Medioriente. Secondo Sarkozy la maggiore responsabilità spetta a Netanyahu. «Sono in disaccordo con lui _ ha detto Sarkozy più volte a Peres _ Con l'amicizia, la solidarietà e l'impegno che abbiamo verso Israele, noi non possiamo accettare questo ostruzionismo. Non capisco dove Netanyahu stia andando o cosa voglia».  Gli ufficiali israeliani hanno definito le dichiarazioni del capo dell'Eliseo come parte della posizione comune adottata dagli alleati europei e dagli americani verso l'assenza di progressi diplomatici nella regione.

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