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Ferisce bimbi a martellate e si dà fuoco

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Allarme in Cina: sempre più frequenti le aggressioni nelle scuole

Eleonora Crisafulli
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Allarme in Cina per le frequenti e folli aggressioni ai bambini all'interno delle scuole. L'ultimo episodio è di questa mattina: un contadino ha sfondato la porta di ingresso della scuola materna di Weifang in motocicletta, ha ferito un insegnante che tentava di fermarlo, ha colpito a martellate cinque bimbi e poi si è ucciso, dandosi fuoco, mentre una maestra è riuscita a mettere in salvo due piccoli presi in ostaggio. Ieri un uomo è entrato in un asilo a Taixing, nella provincia orientale del Jiangsu ed ha assalito 28 bambini, tutti intorno ai quattro anni, con un coltello lungo 20 centimetri. Poche ore prima nella provincia meridionale del Guangdong, 16 bimbi e un insegnante erano stati feriti da un altro uomo. Sempre ieri poi è stato fucilato l'aggressore che il 23 marzo nel Fujan uccise otto bambini. La serie di violenze ha indotto la stampa cinese a chiedere maggiori misure di sicurezza per le scuole: «Sono necessarie misure concrete che rendano le scuole sicure». Il Quotidiano della Gioventù di Pechino, semiufficiale, sostiene che il governo dovrebbe anche  «fare uno sforzo per offrire una più diffusa assistenza psicologica in tutto il Paese».

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