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Macron, fa litigare la sinistra: Le Pen e soci stanno alla finestra

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Aiuto, sta tornando l’hollandismo. È il timore di molti a Parigi ora che il socialista Bernard Cazeneuve, ex ministro per gli Affari europei, del Bilancio, dell’Interno e infine primo ministro sotto la presidenza di François Hollande, è citato come il favorito per diventare il prossimo capo dell’esecutivo francese.

Il nome di Cazeneuve, cresciuto sotto l’ala protettrice di un vecchio saggio del socialismo come Laurent Fabius, circola insistentemente da diverse settimane. Ma per la prima volta, ieri, sono emerse alcune frasi dell’entourage di Macron che confermano l’ipotesi Cazeneuve come la più probabile a quasi cinquanta giorni dalle dimissioni da premier di Gabriel Attal. Colui che è stato ministro dell’Interno durante l’annus horribilis degli attentati di Charlie Hebdo e del Bataclan risponde a uno dei principali requisiti messi sul tavolo da Macron: il criterio della “non-censurabilità”. (...)

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