Conclave, "non sono malato. Non mi hanno invitato": esplode il caso

Il cardinale kenyano Njue: "Non è vero che sono ammalato". Arborelius: "Se siamo pronti? Vedremo"
martedì 6 maggio 2025
Conclave, "non sono malato. Non mi hanno invitato": esplode il caso

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Esplode un caso clamoroso a poche ore dal via del Conclave: "Non so perché sono stato escluso". A lanciare l'accusa è il cardinale keniano John Njue dalle pagine del quotidiano locale Daily Nation, smentendo le voci secondo cui non parteciperebbe al Conclave perché ammalato. Secondo Njue non sarebbe stato "invitato" a partecipare al voto nella Sistina. Unico cardinale ancora in vita del Kenya, il porporato è stato al centro delle polemiche anche per un "ringiovanimento" negli annuari. Secondo i documenti ufficiali, la sua nascita è passata dal 1944 all'1 gennaio 1946, mantenendolo sotto la soglia degli 80 anni.

È attesa intanto per domani sera la prima fumata di questo Conclave. I cardinali, dopo l'ingresso nella Cappella Sistina e il giuramento, dovrebbero tenere la prima votazione. La prima fumata, considerato che questo segnale è stato introdotto per la prima volta nel 1914 in occasione dell'elezione di Papa Benedetto XV, è sempre stata nera anche perché, in genere, il primo giro in Sistina è un modo per contarsi. Nella storia recente il Papa eletto più velocemente, i 3 scrutini, è stato Pio XII che nel 1939 salì al Soglio Pontificio dopo 3 scrutini. Più travagliata l'elezione di San Giovanni Paolo XXIII. Conclave 1958, Papa Roncalli fu eletto dopo 11 votazioni. Tra le elezioni più veloci si ricordano quelle dell'ultimo Papa italiano, Albino Luciani, che fu eletto nell'agosto 1978 dopo 4 scrutini e Benedetto XVI (anche lui fu eletto al quarto nel 2005). Infine San Giovanni Paolo II. Per l'elezione di Karol Wojtyla furono necessari 8 scrutini. Bisogna sottolineare, però, che ogni elezione ha avuto un numero di cardinali crescente: dai 64 del 1878 si è arrivati ai 133 del 2025. 

"Gli incontri stanno andando bene. Quanto resteremo nella Sistina? Credo 2-3 giorni", è la previsione del cardinale Ignatus Suharyo Hardjoatmojo arrivando alla Congregazione in Vaticano. "La direzione dovrà essere quella del Sinodo, oggi ogni cardinale parlerà con i propri pensieri - aggiunge -. In Indonesia i cristiani sono una piccola minoranza ma c'è tolleranza nelle comunità".

Più enigmatico il cardinale svedese Anders Arborelius, dato tra i papabili, riguardo alla durata del Conclave: "Vedremo oggi pomeriggio se siamo pronti, ma ancora non lo sappiamo". L'arcivescovo di Díli (Timor Orientale), Virgilio do Carmo da Silva ha invece smentito che già ci sia una rosa di nomi tra i porporati. "Non ancora, da domani forse...", ha infatti detto, aggiungendo: "Stiamo ascoltando le situazioni da ogni parte della chiesa nel mondo".