Disastro aereo in India, "non era configurato per il decollo": ipotesi-choc

venerdì 13 giugno 2025
Disastro aereo in India, "non era configurato per il decollo": ipotesi-choc
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In 28 secondi si è consumata una tragedia. Il Boeing 787 di Air India si è staccato dalla pista dell'aeroporto di Ahmedabad e si è schiantato contro degli edifici. Su questo breve lasso di tempo, gli investigatori indiani stanno concentrando le loro valutazioni. In attesa dell'analisi delle due scatole nere, gli analisti hanno sottolineato che un incidente aereo è frutto di un insieme di fattori, non ha una sola causa, grazie soprattutto alla presenza di diversi elementi di ridondanza presenti a bordo e aggiunti nei decenni. 

Come ha riportato il Corriere della Sera, la dinamica del disastro è stata divisa in cinque fasi. La prima fase, che nei video disponibili non mostra palesi anomalie, è quella della rincorsa. "Dalle immagini si vede che il Boeing ha perso potenza", hanno confermato i comandanti. In questi casi, la perdita di potenza "può essere dovuta a un malfunzionamento del motore, ma è davvero difficile che entrambi i propulsori perdano potenza allo stesso tempo. Stando a quanto riferito dalle autorità, uno dei piloti avrebbe lanciato un "mayday". "Perché il carrello delle ruote era ancora giù?", si chiedono gli esperti. "Una decina di secondi dopo il decollo di solito quello dovrebbe risultare già retratto". 

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Poi c'è la domanda da un milione di dollari: "L’aereo era stato configurato correttamente al momento del decollo?". Le riflessioni dei comandanti: "In cabina è successo qualcosa? C’è stata un’avaria? I piloti hanno calcolato bene le performance? Il fattore atmosferico è stato considerato adeguatamente?". Il capitolo caldo può aver svolto un ruolo cruciale. Al momento del decollo all’aeroporto di Ahmedabad sono stati raggiunti i 37 °C. D’estate le alte temperature rendono più difficile il decollo "perché i motori producono meno spinta e l’aria calda, meno densa, riduce la portanza. Se l’aereo non è stato configurato correttamente anche il caldo potrebbe aver influito sulle prestazioni".

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