Israele-Iran, la diretta. Ultimatum Trump: "Teheran ha 2 settimane". La frase sulle "forze di terra"

venerdì 20 giugno 2025
Israele-Iran, la diretta. Ultimatum Trump: "Teheran ha 2 settimane". La frase sulle "forze di terra"
17' di lettura

La guerra tra Israele e Iran prosegue a colpi di attacchi e raid. Nelle ultime ore è stata presa di mira la residenza dell'ambasciatore norvegese sul territorio dello Stato ebraico. A Ginevra è andata in scena la trattativa tra Europa e Teheran mentre nella serata italiana ecco l'ultimatum di Trump a Khamenei: "Due settimane di tempo per l'accordo sul nucleare". Qui di seguito la cronaca della giornata. 

Ore 22.10 - Trump, "l'ultima cosa da fare è mandare forze di terra"
"Non parlerò di forze di terra. L'ultima cosa da fare è usare le forze di terra". Così Donald Trump ha risposto a una domanda sulla eventuale necessità di inviare forze di terra in Iran nel caso la campagna aerea non sia sufficiente a piegare il regime di Teheran. 

Ore 22.05 - Trump, "l'Iran ha due settimane di tempo per l'accordo sul nucleare" 
L'Iran ha "al massimo" due settimane per decidere se accettare un accordo sul nucleare, con Washington che sta valutando l'idea di unirsi agli attacchi israeliani contro la repubblica islamica. Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. "Vedremo quanto durerà questo lasso di tempo, ma concederò loro [all'Iran] un periodo di tempo, e direi che due settimane sarebbero il massimo", ha detto Trump ai giornalisti. 

Ore 21.41 - Germania: Iran disposto a discutere questioni importanti per europei 
Dopo numerose discussioni sul conflitto tra Israele e Iran, Teheran "è fondamentalmente pronta a continuare a discutere tutte le questioni importanti per noi europei". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul. Da parte sua, il Ministro degli Esteri britannico David Lammy ha dichiarato che gli europei erano "disposti a proseguire le discussioni e i negoziati in corso con l'Iran". Ha aggiunto: "Invitiamo l'Iran a proseguire i colloqui con gli Stati Uniti". 

Ore 21.28 - Iran: Francia, Gb, Germania e Ue, garantire che Teheran non abbia atomica
I ministri degli Affari esteri di Francia, Germania e Regno Unito, insieme all'Alto rappresentante dell'Unione europea, al termine dell'incontro a Ginevra con il loro omologo iraniano "hanno espresso il parere che tutte le parti dovrebbero astenersi dall'adottare misure che possano portare a un ulteriore inasprimento della situazione nella regione e trovare urgentemente una soluzione negoziata per garantire che l'Iran non ottenga né acquisisca mai armi nucleari". È quanto si legge in una nota congiunta. "I ministri dell'E3 e l'Alto rappresentante dell'Unione europea hanno ribadito le loro preoccupazioni di lunga data riguardo all'espansione del programma nucleare iraniano, che non ha scopi civili credibili e viola quasi tutte le disposizioni del JCPoA", continua la nota, "hanno discusso le vie per giungere a una soluzione negoziata al programma nucleare iraniano, sottolineando l'urgenza della questione. Hanno espresso la volontà di continuare a discutere tutte le questioni relative al programma nucleare iraniano e le questioni più generali".

Ore 21.13 - Terremoto di magnitudo 5,1 nel nord dell'Iran
Un terremoto di magnitudo 5,1 è stato registrato a una profondità di 10 chilometri nei pressi della città di Sorkheh, nella provincia di Semnan, nell'Iran settentrionale. Lo riporta l'agenzia di stampa iraniana "Tasnim", secondo cui il sisma è stato avvertito anche a Teheran e Qom. Le squadre di pronto intervento della Mezzaluna rossa sono state inviate nelle zone interessate dalle scosse. Non ci sono al momento segnalazioni di danni o feriti. Il terremoto si è verificato intorno alle 21:30 (le 20 in Italia). 

Ore 20.49 - Teheran parteciperà a colloqui con gli Usa solo dopo lo stop alle ostilità
Le autorità iraniane sarebbero disposte a riprendere i colloqui sul nucleare con gli Stati Uniti solo se Israele accetterà di mettere fine agli attacchi contro il Paese. Secondo quanto appreso dall'emittente Cnn, il messaggio di Teheran sarebbe arrivato durante i colloqui di oggi con i rappresentanti dei Paesi europei a Ginevra, in Svizzera. Un funzionario occidentale anonimo ha aggiunto che l'Iran non sarebbe disposto a partecipare a ulteriori colloqui con gli Usa, finché Israele continua a bombardare il Paese. La delegazione di Teheran avrebbe aggiunto che in tale eventualità chiederebbe alla leadership iraniana di fermare gli attacchi contro Israele.  

Ore 20.30 - Il ministro degli Esteri tedesco Wadephul, "vale la pena proseguire i colloqui con Teheran"
Il ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul, ritiene che valga la pena proseguire i colloqui con Teheran per arrivare a una soluzione diplomatica al conflitto nucleare. "Il risultato positivo di oggi è che lasciamo l'incontro con l'impressione che la parte iraniana sia fondamentalmente disposta a continuare a discutere tutte le questioni importanti", ha dichiarato Wadephul a margine dell'incontro con i suoi omologhi di Francia, Regno Unito e Iran a Ginevra. "L'intera regione si trova in una situazione straordinariamente critica e il nostro obiettivo è quello di evitare un'ulteriore escalation e progredire nei negoziati", ha aggiunto Wadephul.

Ore 20.14 - Gli Usa spostano verso il Medio Oriente una terza portaerei  
La USS Gerald R. Ford partirà per l'Europa la prossima settimana, ha dichiarato un funzionario della Marina, posizionando una terza portaerei americana più vicina al Medio Oriente, in concomitanza con gli attacchi aerei tra Israele e Iran. Israele ha lanciato una campagna aerea senza precedenti contro l'Iran la scorsa settimana e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di stare valutando se unirsi a Israele nella lotta. "Il gruppo d'attacco della portaerei Gerald Ford partirà da Norfolk (Virginia) la mattina del 24 giugno per un dispiegamento programmato nell'area di responsabilità del Comando Europeo degli Stati Uniti", ha dichiarato il funzionario della Marina americana. Il gruppo d'attacco della portaerei statunitense Carl Vinson opera in Medio Oriente dall'inizio di quest'anno, prendendo parte a una campagna aerea contro i ribelli Houthi dello Yemen sostenuti dall'Iran. Un funzionario della Difesa statunitense ha confermato che il capo del Pentagono, Pete Hegseth, ha ordinato al gruppo d'attacco della portaerei Nimitz di dirigersi in Medio Oriente, affermando che l'iniziativa è volta a "sostenere la posizione difensiva e salvaguardare il personale americano". Trump ha dichiarato ieri che deciderà se unirsi agli attacchi israeliani contro l'Iran entro le prossime due settimane, citando la possibilità di negoziati per porre fine al conflitto. 

Ore 20.02 - Il ministro degli Esteri iraniano: "Disponibili a nuovi colloqui con rappresentanti europei"
L'Iran sostiene il proseguimento dei colloqui con Francia, Germania, Regno Unito e Unione europea ed è disponibile a partecipare a nuovi colloqui prossimamente. Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, al termine dell'incontro odierno a Ginevra con l'Alta rappresentante Ue per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza, Kaja Kallas, e i capi della diplomazia di Francia, Germania e Regno Unito, rispettivamente Jean-Noel Barrot, Johann Wadephul e David Lammy. "Il nostro programma nucleare è pacifico e posto sotto la supervisione dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica", ha inoltre detto Abbas. Israele, ha aggiunto, "deve cessare le sue aggressioni e i suoi crimini". "Non negozieremo finché gli attacchi di Israele continueranno", ha poi avvertito il ministro iraniano, sottolineando che nel frattempo Teheran "continuerà a esercitare il suo legittimo diritto di difendersi". Abbas si è detto "preoccupato per la mancanza di condanna degli attacchi efferati di Israele" 

Ore 19.40 - Idf, Israele non ha esaurito i missili intercettori  
Contrariamente a quanto riportato da diversi media statunitensi, l’esercito israeliano non sta esaurendo gli intercettori per la difesa aerea nel conflitto con l’Iran. Lo hanno riferito le Forze di difesa israeliane. L’Idf ha dichiarato di essere “preparato e pronto a gestire qualsiasi scenario”, ma ufficialmente ha rifiutato di commentare questioni specifiche relative agli armamenti. Fonti militari hanno riferito a Times of Israel che l’operazione in Iran è stata pianificata mesi fa, tenendo conto delle scorte iraniane di missili balistici e droni che avrebbero potuto essere lanciati contro Israele. Tenere conto dell’arsenale iraniano ha significato che l’Idf si è preparato in anticipo con un numero sufficiente di intercettori per affrontare la minaccia.

Ore 19.21 - Terminato il verticetra Iran, Kallas e ministri europei
E' terminato l'incontro a Ginevra tra il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, e i capi delle diplomazie di Germania, Francia, Regno Unito, insieme all'Alto rappresentante della politica estera della Ue, Kaja Kallas. Lo ha riferito i media iraniani.

Ore 19.03 - Iraq, "spazio aereo violato da 50 caccia israeliani" 
Poco prima di una riunione delle Nazioni Unite sul conflitto tra Israele e Iran, cinquanta aerei da guerra israeliani hanno violato lo spazio aereo iracheno. Lo ha detto Abbas Kadhom Obaid Al-Fatlawi, rappresentante dell'Iraq presso le Nazioni Unite, precisando che "venti aerei sono partiti, seguiti da trenta diretti verso il sud dell'Iraq, e hanno sorvolato le città di Bassora, Najaf e Karbala". "Queste sono violazioni del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite", ha aggiunto parlando al Consiglio di Sicurezza: "Costituiscono anche una minaccia per i luoghi e le regioni e potrebbero provocare forti reazioni popolari, considerando l'importanza di questi luoghi sacri per i nostri popoli".
 

Ore 18.57 - Putin preoccupato da Terza Guerra Mondiale: "Servono soluzioni pacifiche"
"È inquietante. Lo dico senza ironia, senza scherzi". Con queste parole, il presidente russo Vladimir Putin ha espresso la sua preoccupazione per l'escalation dei conflitti internazionali, paventando il rischio di una nuova guerra mondiale. Intervenendo al Forum economico internazionale di San Pietroburgo, Putin ha citato in particolare la guerra in Ucraina e le crescenti tensioni tra Israele e Iran, che coinvolgono anche impianti nucleari costruiti con la partecipazione della Russia. "Il potenziale di conflitto sta crescendo, è proprio sotto i nostri occhi e ci riguarda direttamente", ha avvertito il leader del Cremlino, sottolineando l'urgenza di "una grande attenzione agli eventi in corso" e della "ricerca di soluzioni, preferibilmente pacifiche, in tutte le direzioni".

Ore 18.49 - Teheran: "Trump può mettere fine alla guerra con una telefonata"
"Il presidente Trump può facilmente fermare la guerra con una sola telefonata agli israeliani". Lo ha dichiarato il portavoce della presidenza iraniana, Majid Farahani, ribadendo alla Cnn la posizione di Teheran, secondo cui negoziare è impossibile mentre Israele continua a bombardare. "L'Iran crede nel dialogo civile. In modo diretto o indiretto non è importante", ha aggiunto il portavoce.

Ore 18.37 - Israele ad ambasciatore Teheran Onu: "Basta con messinscena"
L'ambasciatore israeliano all'Onu, Danny Danon, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza ha attaccato brutalmente il collega iraniano. "Non hai vergogna, tu, il tuo leader supremo, di aver chiesto pubblicamente e ripetutamente per anni la distruzione di Israele e degli Stati Uniti. Chiedi protezione a questo Consiglio mentre cerchi di sterminare la nostra gente. Basta con le recite e con il teatro", ha detto: "Non sei una vittima, non sei neanche un diplomatico. Sei un lupo, che finge di essere altro".

Ore 18.05 - Netanyahu: "Il nostro obiettivo è distruggere il programma nucleare di Teheran. E possiamo farlo"
"Il nostro obiettivo è distruggere il programma nucleare iraniano e abbiamo la capacità di farlo". Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, durante una visita all'Istituto Weizmann, colpito nei giorni scorsi in un raid delle forze di Teheran. "Non permetteremo che il regime iraniano si doti di un'arma nucleare", ha proseguito Netanyahu, accusando l'Iran di "prendere di mira i civili", mentre "noi lo evitiamo". Il primo ministro ha infine ringraziato il presidente americano, Donald Trump, "per il suo sostegno nella difesa di Israele".

Ore 17.30 - Trump rilancia post dell'anchor di Fox News, "Fordow scomparirà"
Usando la sua piattaforma Truth, Donald Trump continua a mandare messaggi sull'Iran. Nel suo ultimo messaggio, ha postato il link di un intervento di ieri sera dell'anchor di Fox News Sean Hannity, secondo cui "Non ci si può fidare dell'Iran: l'impianto nucleare di Fordow scomparirà in un modo o nell'altro". "Una cosa sembra abbastanza certa stasera: la `Repubblica´ iraniana non avrà un programma nucleare alla fine di questo conflitto", ha detto Hannity. Il conduttore ha detto che il modo migliore per distruggere l'impianto nucleare rimanente è con bombe anti-bunker. "Sarebbe di gran lunga il modo più efficiente usare le bombe anti-bunker
per distruggere questo sito nucleare rimanente a Fordow. Ma, alla fine, sospetto che scomparirà in un modo o nell'altro. E stasera il presidente Trump sta lavorando a una soluzione più pacifica", ha detto Hannity, aggiungendo che l'Iran ha perso il controllo del conflitto.

Ore 16.48 - Aiea: "Non c'è nessuna prova che l'Iran lavori ad arma nucleare"
Il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, ha ribadito che non esistono prove che l'Iran stia cercando di dotarsi di testate nucleari. "Abbiamo confermato che l'Iran dispone, anche adesso, di materiale sufficiente per diverse testate nucleari. Ma questo non si può equiparare a un'arma nucleare", ha spiegato Grossi in un'intervista a Fox News. "A mio avviso, al momento non disponiamo di alcuna prova tangibile dell'esistenza di un programma o di un piano per fabbricare o produrre un'arma nucleare", ha chiarito.

Ore 16.30 - Aiea: "Un attacco agli impianti nucleari di Bushehr avrebbe gravissime conseguenze. Altissimo rischio radioattivo"
"Le conseguenze di un attacco a Bushehr", in Iran, "sarebbero gravissime, un attacco diretto all'impianto causerebbe un elevato rilascio di reattività nell'ambiente". Lo ha affermato il capo dell'Aiea, Rafael Grossi, intervenendo all'Onu. "Attacchi a impianti nucleari non dovrebbero mai avvenire", ha aggiunto Grossi, esortando alla "massima moderazione". Grossi ha poi riferito che in Iran finora non è stata rilevata alcuna fuoriuscita di radiazioni, dopo i raid israeliani, ma che il "pericolo" esiste.

Ore 16.15 - In corso l'incontro a Ginevra tra Iran e rappresentanti europei
A Ginevra sono iniziati i colloqui sul programma nucleare iraniano tra il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, e i suoi omologhi di Francia, Gran Bretagna e Germania e l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera, Kaja Kallas. Gli europei vogliono cogliere l'occasione per riavviare le discussioni sul programma nucleare iraniano e dare una possibilità alla diplomazia nell'ottavo giorno di guerra tra Israele e Iran. «Siamo stati attaccati nel bel mezzo di un processo diplomatico. Avremmo dovuto incontrare gli americani il 15 giugno per elaborare un accordo molto promettente», ha dichiarato Araghchi che ha parlato di «tradimento» del processo diplomatico con gli Stati Uniti.

Ore 15.46 - Media, esplosioni a Gerusalemme, Tel Aviv e Beersheba
Forti esplosioni sono state udite a Gerusalemme, Tel Aviv e Beersheba dopo l'inizio del nuovo attacco iraniano su Israele, Lo riferiscono i media israeliani. Secondo alcune fonti, sono almeno 25 i missili lanciati dall'Iran. I soccorsi medici stanno rispondendo alle segnalazioni di impatti di missili balistici in tutto il Paese a seguito dell'ultimo attacco dell'Iran contro Israele. In un raro caso, l'Home Front Command ha emesso un'allerta nazionale. Tre feriti gravi ad Haifa, tra i quali un sedicenne e un uomo di 54 anni, e almeno altre 17 coinvolte, ma in condizioni meno critiche.

Ore 14.55 -Idf: nuovo sistema di intercettazione
Le Idf hanno detto che l'aeronautica militare israeliana ha usato per la prima volta oggi un nuovo sistema di intercettazione per abbattere i droni provenienti dall'IRAN. Lo riporta il Times of Israel. Secondo le Idf, uno dei cinque droni lanciati oggi dall'IRAN verso Israele è stato abbattuto dal sistema Barak basato a terra. 

Ore 14.37 - Media: "l'Iran pronto a negoziare limiti sull'uranio"
L'Iran è pronto a negoziare "limitazioni" ai suoi programmi d'arricchimento dell'uranio "a uso civile", ma "respinge categoricamente" ogni proposta "di arricchimento zero", tanto più alla luce dell'attacco d'Israele. Lo riporta il sito della Reuters, citando una fonte diplomatica di Teheran a margine dei colloqui di Ginevra con Francia. Germania e Regno Unito. La fonte sottolinea poi il ruolo cruciale del dialogo diplomatico con i Paesi europei del cosiddetto gruppo E3, visto il rifiuto iraniano di negoziati diretti con gli Usa nella situazione di minaccia bellica attuale: "La situazione è cambiata, l'Europa deve accelerare".

Ore 13.50 - L'Iran accusa, "finora tre ospedali colpiti da Israele"
Un razzo israeliano ha danneggiato stamattina un ospedale di Teheran, secondo quanto affermato da un portavoce del ministero iraniano della Sanità citato dai media ufficiali e ripreso da Iran International, portale di ambienti dell'opposizione all'estero che si pubblica a Londra. Il portavoce non ha fornito altri dettagli, mentre ha accusato Israele d'aver colpito in totale, in una settimana di attacchi, tre ospedali, sei ambulanze e un ambulatorio in Iran. Ieri il premier israeliano Benyamin Netanyahu aveva denunciato come un crimine di guerra il danneggiamento dell'ospedale Soroka da parte di un missile iraniano.

Ore 13.40 - Iran, forze Israele, colpiti tre lanciamissili "pronti al lancio" e un militare
Le Forze di difesa di Israele (Idf) hanno colpito tre lanciamissili iraniani "pronti al lancio, puntati verso il territorio israeliano, e un comandante militare che stava operando per il lancio". Lo hanno riferito le stesse Idf su Telegram, senza precisare la zona in cui hanno compiuto l'attacco. 

Ore 13.20 - raid drone Idf contro scienziato nucleare a Teheran
Un attacco israeliano con drone ha preso di mira uno scienziato nucleare iraniano a Teheran. Lo ha riferito il Times of Israel citando fonti non confermate provenienti dalla Repubblica islamica su un raid contro un appartamento nella capitale iraniana. Il raid avrebbe avuto successo, secondo media israeliani.

Ore 12.55 - Consigliere sicurezza Iraq, "guerra minaccia disastro su scala globale"
Il consigliere per la sicurezza nazionale dell'Iraq, Qasim al Araji ha espresso "grave preoccupazione" per i rischi legati alla possibile dispersione di materiali radioattivi a seguito dell'escalation militare tra Israele e la Repubblica islamica dell'Iran. In una dichiarazione ufficiale, il consigliere ha ribadito che "la prosecuzione di questa guerra non solo minaccia i Paesi vicini, ma rischia di causare disastri sanitari ed ambientali su scala globale". Il consigliere ha poi lanciato un appello urgente alla comunita' internazionale e al Consiglio di sicurezza dell'Onu affinche' intervengano per scongiurare una catastrofe umanitaria.

Ore 12.20 - Netanyahu, fermeremo nucleare dell'Iran con o senza Trump
Fermeremo il nucleare dell'Iran con o senza Trump: così il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, in una intervista all'emittente israeliana del circuito Kan. "Il nostro principale obiettivo è fermare il programma nucleare, eliminare la minaccia, mentre il secondo obiettivo è fermare la capacità balistiche dell'Iran. Se Trump vuole partecipare o meno - afferma Netanyahu - è una sua decisione, lui farà ciò che è meglio per gli Stati Uniti. Io farò ciò che è meglio per Israele".

Ore 12.07 - Katz: "Ordinato a Idf di intensificare gli attacchi"
Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha annunciato di aver dato istruzioni alle Forze di difesa israeliane (Idf) di intensificare gli attacchi contro obiettivi del regime in Iran al fine di "destabilizzare il regime e aumentare la deterrenza contro il lancio di missili sul fronte interno israeliano, oltre a continuare a colpire strutture e scienziati per contrastare il programma nucleare iraniano". Dopo una riunione sulla sicurezza, Katz ha dichiarato: "Dobbiamo colpire tutti i simboli del governo e i meccanismi di repressione della popolazione, come i Basij, e la base di potere del regime, come le Guardie rivoluzionarie", i pasdaran.

Ore 11.40 - Zakharova, mondo a pochi centimetri da catastrofe nucleare
Il mondo è "a pochi centimetri da una catastrofe nucleare a causa degli attacchi israeliani". Lo ha affermato la portavoce del ministro degli Esteri Maria Zakharova, aggiungendo che "non c'era motivo per Israele di lanciare un'operazione contro l'Iran". Lo riporta la Tass. Zakharova ha anche osservato che "il programma nucleare iraniano non dovrebbe essere oggetto di azioni aggressive, ma di negoziati". 

Ore 11.05 - Idf: “Attacco a Beersheba voleva essere più ampio, lo abbiamo sventato”
L'Iran aveva pianificato un più ampio lancio di missili balistici su Beersheba questa mattina, ma gli attacchi israeliani hanno sventato i suoi piani. Lo ha dichiarato il portavoce delle Idf, il generale di brigata Effie Defrin, in una conferenza stampa. "Abbiamo individuato la preparazione di tre lanciatori innescati e li abbiamo distrutti", ha dichiarato spiegando che i continui attacchi dell'aeronautica militare israeliana contro l'Iran "riducono i danni sul fronte interno".

 Ore 10.10 -  Iran: media, Israele potrebbe attaccare Fordow in 72 ore
Israele potrebbe attaccare l'impianto nucleare di Fordow "nelle prossime 72 ore". Lo avrebbero riferito due fonti della sicurezza israeliana al sito web di notizie Iran International, sottolineando che l'attacco potrebbe arrivare a prescindere dal sostegno statunitense. (

Ore 8.59 - 'Decine di jet Usa non si trovano più sulla pista di base Qatar' Circa 40 aerei erano stati posizionati il 5 giugno
Decine di aerei militari americani non si trovano più sulla pista di un'importante base Usa in Qatar. Lo mostrano immagini satellitari dell'agenzia France Presse. Potrebbe trattarsi di una mossa per proteggerli da potenziali attacchi aerei iraniani, in attesa che Donald Trump decida il da farsi. Secondo le immagini di Planet Labs PBC, solo tre dei circa 40 jet militari posizionati sul tarmac di Al Udeid il 5 giugno sono rimasti. L'ambasciata americana in Qatar ha annunciato oggi che l'accesso alla base sarebbe stato limitato "per cautela e alla luce delle ostilità regionali in corso" e ha esortato il personale a "essere più vigile".

Ore 8.20 - Al-Jazeera: “Uccisi 34 palestinesi dall’Idf mentre erano in attesa di aiuti”
Sono almeno 34 i palestinesi che sono stati uccisi questa mattina in due attacchi israeliani mentre erano in attesa di aiuti nella zona centrale della Striscia di Gaza. Lo riferiscono i soccorritori di Gaza citati dall'emittente al-Jazeera. Almeno 23 palestinesi sono stati uccisi dopo che le forze israeliane hanno aperto il fuoco sui richiedenti aiuti nei pressi dell'asse Netzarim, ha riferito Al Jazeera citando una fonte dell'ospedale al-Awda a Deir al-Balah.

Ore 8.00 - Cremlino: “Attacco Usa con arma nucleare sarebbe una catastrofe”
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto che "se gli Stati Uniti dovessero usare armi nucleari tattiche in Iran, sarà una catastrofe". Lo ha riferito l'agenzia di stampa russa Tass.

Ore 7.30 - Missile a Beer Sheva, cinque feriti
Cinque persone sono state leggermente ferite dall'impatto missilistico iraniano a Beersheba, nel sud di Israele. Lo riferisce Magen David Adom (Mda), servizio medico d'emergenza e protezione civile di Israele. Il missile ha colpito diversi condomini, causando gravi danni. Mda spiega che i cinque sono rimasti feriti a causa dell'onda d'urto e dall'inalazione di fumo. Uno ha un trauma da corpo contundente.

Ore 7.20 - Idf, colpito centro di ricerca militare a Teheran
I caccia israeliani hanno colpito un "centro di ricerca e di sviluppo di armi nucleari iraniane" a Teheran, nell'ottavo giorno di guerra. Lo rende noto l'esercito israeliano in una nota, spiegando di aver condotto "una serie di raid nel cuore di Teheran".

Ore 6.00 - Missile iraniano colpisce nel sud di Israele, danni
Un missile balistico iraniano ha penetrato le difese israeliane e ha impattato a Beer Sheva, nel centrosud dello Stato ebraico. Lo riportano i media locali, specificando che si registrano danni ma nessun ferito.

Ore 5.30 - Missili su Israele, allarme aereo in diverse regioni
Le sirene di allarme aereo hanno suonato in diverse regioni di Israele dopo il lancio di missili iraniani, nell'ottavo giorno di guerra tra i due Paesi: lo riferisce l'esercito israeliano."Le sirene di allarme hanno suonato in diverse regioni di Israele in seguito all'identificazione di missili lanciati dall'Iran in direzione dello Stato di Israele", ha dichiarato l'esercito in una nota. Il Comando del fronte interno (Difesa passiva) ha dichiarato che l'allarme riguardava in particolare il sud desertico del Paese.

Ore 4.45 - Trump riconvoca oggi il Consiglio per la sicurezza nazionale
Il presidente americano Donald Trump presiederà oggi alle 11 (le 17 in Italia) un'altra riunione del Consiglio per la sicurezza nazionale, nello Studio ovale, sullo sfondo delle tensioni con l'Iran. Lo rende noto la Casa Bianca.

Ore 2.30 - Idf attacca villaggio nel nord del Paese
Le Forze di Difesa Israeliane hanno iniziato ad attaccare l'area del villaggio di Kolesh Taleshan, nel nord dell'Iran, a circa 20 km dal Mar Caspio. Lo riporta l'agenzia di stampa iraniana Fars, citata da Ynet.

Ore 00.55 - Herzog, Israele non ha come obiettivi Khamenei né cambio regime
"Non abbiamo come obiettivo Khamenei, né un cambio di regime". Lo ha detto il presidente israeliano Isaac Herzog in un'intervista a Politico. "Ma potrebbe essere storicamente un chiaro effetto collaterale di grandi conseguenze storiche che faranno del bene al popolo iraniano," ha aggiunto. Pur riconoscendo la possibilità di un cambio di regime a Teheran, Herzog ha sottolineato che l'obiettivo principale di Israele è eliminare i programmi nucleari e missilistici dell'Iran, che ha definito una minaccia alla sicurezza globale. "Stiamo affrontando il programma nucleare iraniano, che è una mostruosità, una mostruosità tentacolare con molti elementi, e dobbiamo rimuoverla e delimitare la loro capacità", ha dichiarato. Parlando del possibile coinvolgimento degli Stati Uniti nel conflitto, Herzog ha aggiunto: "Rispettiamo il presidente Trump. Pensiamo che abbia la saggezza, le capacità e una chiara comprensione della situazione. Credo che questa sia un'opportunità rara per rimuovere una minaccia che incombe sul mondo".

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