Truffa al distributore, benzina e carta di credito: come funziona

mercoledì 13 agosto 2025
Truffa al distributore, benzina e carta di credito: come funziona

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Preoccupa l'ultima truffa al distributore di benzina: si tratta di una strategia, diffusa soprattutto in Francia, che consente ai malintenzionati di fare rifornimento a costo zero, addebitando la spesa a un’altra persona. Le vittime, di solito, sono le persone che pagano il carburante con carta di credito o bancomat in modalità self-service. E la tecnica con cui vengono raggirate è questa: il malvivente riesce a distrarre chi sta facendo benzina, evitando così che la transazione con la carta venga chiusa correttamente. In questo modo viene erogato carburante fino al massimale consentito dalla carta, spesso intorno ai 150 euro.

In genere succede questo: il truffatore si avvicina al malcapitato sostenendo di aver bisogno di una piccola quantità di benzina, 10 o 20 euro, e chiede alla vittima di sbloccare la pompa con la propria carta, promettendo di rimborsare subito in contanti. Una volta effettuata la prima erogazione, però, per chiudere la transazione è necessario riporre correttamente la pistola nella colonnina. E qui avviene la truffa: il malintenzionato, approfittando di un attimo di distrazione, non aggancia bene la pistola. L’automobilista riparte credendo di aver concluso l’operazione, e invece la transazione resta aperta. A quel punto, il truffatore riprende a fare rifornimento fino al limite massimo consentito. E la vittima scopre tutto quando è ormai troppo tardi.