Charlie Kirk, la foto del killer: "Taglia da 100mila dollari". La voce sconcertante sui social

di Claudio Brigliadorigiovedì 11 settembre 2025
Charlie Kirk, la foto del killer: "Taglia da 100mila dollari". La voce sconcertante sui social

(X)

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L'ufficio dell'Fbi di Salt Lake City, nello Utah, ha diffuso su X le immagini della persona sospettata di essere il killer dell'attivista politico conservatore Charlie Kirk, chiedendo l'aiuto del pubblico per la sua identificazione. L'ufficio ha anche diffuso un numero di telefono da chiamare per eventuali segnalazioni.

L'Fbi ha anche offerto una ricompensa di 100mila dollari a chiunque abbia informazioni che possano condurre all'arresto dell'assassino dell'attivista e polemista di destra, considerato tra i più influenti esponenti "trumpiani". Il 31enne, sposato con due figlie piccole, era famosissimo anche sui social per i suoi dibattiti aperti al pubblico nelle università americane durante i quali polemizzava e discuteva, in maniera sempre molto educata, con gli studenti confutando le tesi woke e liberal su argomenti d'attualità e di politica. Proprio durante uno di questi incontri, alla Utah Valley University, Kirk è stato ucciso con un colpo di fucile a otturatore girevole-scorrevole ad alta potenza. 

L'arma è stata trovata in un bosco nei pressi del campus, e sulle munizioni c'erano slogan pro-trans e anti-fascisti. Il presunto killer ha fatto perdere le sue tracce ed è ora l'uomo più ricercato d'America. Le due foto pubblicate dall'Fbi su X mostrano una persona di giovane età con occhiali da sole neri, un cappellino da baseball, una camicia nera a maniche lunghe e jeans. 

Nel pomeriggio intanto si è diffusa una clamorosa bufala sui social, secondo cui l'assassino sarebbe tale "Gustavo Lafessa", dal nome palesemente ironico. Nell'immagine pubblicata, il finto killer impugna una pistola e indossa una maglia dell'As Roma e un paio di occhiali da sole. A rilanciare la falsa notizia anche due influencer americani con un grande seguito internazionale. Ma non solo: a 'cascarci' sono state Wikipedia indonesiana e persino Grok, l'assistente di intelligenza artificiale conversazionale sviluppato da xAI, la società di Elon Musk, integrato nella piattaforma social X (ex Twitter), che si distingue per il suo tono irriverente, sarcastico e 'anti-woke'.

Lo scherzo (di pessimo gusto) nasce da una comunità (nota come Twitter Calcio) in cui da anni gli utenti si divertono a rilanciare nomi falsi, ironici e fatti di giochi di parole, per testare "l'ingenuità" di giornalisti, altri utenti e motori di ricerca. Anche in occasione dell'attentato contro il presidente Usa Donald Trump sui social era stato inventato un falso nome, Mark Violets, indicato come nome del presunto attentatore.