Potrebbero mancare poche ore all’intervento israeliano contro la Global Sumud Flotilla. Le imbarcazioni dirette verso Gaza, se non cambieranno rotta, ipotesi ormai quasi del tutto residuale, raggiungeranno presto la cosiddetta “zona rossa” del blocco navale. Il contesto è tesissimo: tutti i tentativi di mediazione proposti sono stati respinti dalla Flotilla al mittente. Da Gerusalemme sono arrivate parole chiarissime: qualsiasi tentativo di forzare il blocco sarà fermato, pur "evitando l’uso della forza letale".
Nel frattempo, alle 16.30 circa ora italiana, la nave Alpino della Marina Militare dirama il primo avviso ufficiale alle imbarcazioni coinvolte. L’unità italiana, che si trova a circa 180 miglia nautiche dalle coste di Gaza, comunica che, senza variazioni di rotta o velocità, la Flotilla raggiungerà intorno alle 2.00 di domani il limite delle 150 miglia. Lo Stato Maggiore della Difesa ha ribadito che la Alpino non oltrepasserà quella soglia, per non compromettere le garanzie di sicurezza dei partecipanti.
Sul fronte diplomatico, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha lanciato un nuovo appello alla Flotilla, probabilmente l'ultomo. Per il ministro della Difesa, l’obiettivo dichiarato della flotta pro-Pal - portare aiuti e attirare l’attenzione sulle difficoltà della popolazione palestinese - potrebbe essere raggiunto attraverso l’accettazione del piano Usa per la Palestina e delle soluzioni alternative proposte in questi giorni, a partire da quelle avanzate dal Patriarcato della Chiesa cattolica. “Se il fine reale fosse quello di ottenere una reazione israeliana”, ha avvertito Crosetto, “continueremo a lavorare affinché gli sviluppi vengano gestiti senza violenza e con i minori rischi possibili”. Il punto, però, è che il fine reale è differente, è politico: forzare il blocco navale esponendosi a tutti i rischi che ne possono derivare. Per inciso, tale obiettivo viene ormai rivendicato apertamente da diversi membri della Flotilla, dal direttivo in giù. Crosetto, da par suo, ha anche aggiunto che "sarei felice se venissero tutti solo arrestati". Certo non si rallegra per la cattura da parte di Idf, semplicemente intende: sarebbe la fine meno traumatica di questa vicenda. E chi ha orecchie per intendere, intenda.
Flotilla, rumors: attacco Idf con droni subacquei
La missione della Global Sumud Flotilla prosegue e le imbarcazioni veleggiano verso acque internazionali, avvicinandosi ...La questione della flotta pro-Pal, come è noto, tiene banco ormai da settimane nel dibattito politico interno. E nelle ultime ore si è consumato un qualcosa di insolito. Nel pomeriggio di oggi, infatti, su un volo che da Roma portava a Lamezia Terme, tutti insieme appassionatamente, si sono ritrovati i leader, impegnati nella campagna elettorale per le regionali (il voto il prossimo weekend). E quando si dice tutti, si intende davvero quasi tutti: Giorgia Meloni, Elly Schlein, Antonio Tajani, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. Prima di salire a bordo, la segretaria del Pd si è confrontata con il premier proprio sul tema-Flotilla, chiedendo di essere costantemente aggiornata sulle evoluzioni della vicenda. Meloni, da par suo, ha assicurato un filo diretto. Già, le prossime ore sono quelle del "contatto", ore che potrebbero consegnarci novità dirompenti. O drammatiche.