Turchia, Corte costituzionale boccia le riforme "anti laiche"
Il pacchetto approvato dal governo islamico prevedeva la riduzione dei poteri di giudici e militari
La Corte Costituzionale turca ha bocciato le riforme "anti laiche" approvate a maggio dal governo. Gli islamici moderati dell'Akp, il Partito per la giustizia e lo sviluppo al potere, avevano dato il via libera a un pacchetto di misure che avrebbero ridotto i poteri dei giudici e dei militari, custodi della laicità dello stato. L'alta corte ha mandato a referendum, che si terrà il 12 settembre, la maggior parte degli articoli della riforma costituzionale, fra cui quelli sui diritti fondamentali delle persone. Ma ha bocciato parte della riforma della giustizia, alla quale il premier Recep Tayyip Erdogan teneva particolarmente. Per il governo, infatti, le modifiche costituzionali avrebbero aperto le porte dell'Unione europea alla Turchia. Diversa l'opinione dell'opposizione, per cui la riforma serviva solo a indebolire esercito e magistratura e che si è rivolta all'alta Corte per cercare di farla invalidare e così evitare il referendum per la ratifica delle nuove norme.