Pace vicina, anzi no. Dopo il piano redatto dagli Usa in 28 punti, l'Europa, anzi, i volenterosi, scelgono una strada alternativa. Nella loro conversazione di oggi, cancelliere tedesco Friedrich Merz, il presidiente francese Emmanuel Macron, il premier britannico Keir Starmer e il presidente ucraino Volodymir Zelensky hanno concordato sulla necessita' di "una pace giusta e duratura". Lo ha riferito la cancelleria tedesca. Qualsiasi accordo con la Russia per porre fine alla guerra "deve preservare gli interessi ucraini ed europei nel lungo termine", si legge in un comunicato.
"A questo proposito, la linea di contatto deve essere il punto di partenza per raggiungere un accordo e le Forze Armate ucraine devono continuare ad avere la capacita' di difendere efficacemente la sovranita' dell'Ucraina", ha spiegato.
Intanto però a Washington le cose vanno avanti e anche velocemente. L'Ucraina sta subendo forti pressioni da parte di Washington affinché accetti il quadro di un accordo di pace mediato dagli Stati Uniti con la Russia, tra cui minacce di cessare la fornitura di intelligence e armi: lo riporta Reuters sul suo sito citando due fonti a conoscenza della questione. Una delle fonti, che ha voluto mantenere l'anonimato, ha affermato che gli Stati Uniti vogliono che l'Ucraina firmi una parte dell'accordo entro giovedì prossimo, il 27 novembre. Insomma, siamo probabilmente all'alba di una possibile svolta. I leader di Francia, Germania, Italia e Regno Unito stanno pianificando una riunione di emergenza a margine del vertice del G20 a Johannesburg per discutere del piano di pace promosso dagli Stati Uniti.
Intanto il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha sentito al telefono il Cancelliere tedesco Friedrich Merz per un primo scambio di valutazioni sulla proposta di pace americana per l’Ucraina. Nel corso del colloquio è stata sottolineata l’importanza di sostenere gli sforzi negoziali in corso e ribadito l’obiettivo finale del raggiungimento di una pace giusta e duratura, nell’interesse dell’intera Europa. È stato accolto con favore il riferimento a solide garanzie di sicurezza, integrali al più ampio quadro della stabilità europea e transatlantica, in linea con quanto da tempo proposto dall’Italia. Altri elementi del piano sono stati considerati meritevoli di ulteriore approfondimento.
I contatti del Presidente Meloni con i principali leader interessati alla soluzione della crisi proseguiranno nelle prossime ore e domani, anche a margine del Vertice G20.




