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Vladimir Putin, non solo guerra: "Sì, sono innamorato"

venerdì 19 dicembre 2025
Vladimir Putin, non solo guerra: "Sì, sono innamorato"

4' di lettura

Dalla guerra in Ucraina ai rapporti con la Nato e gli Stati Uniti, fino ai temi demografici e a una rivelazione personale: Vladimir Putin ha toccato tutti i dossier centrali nella tradizionale conferenza stampa di fine anno, arrivando anche a confessare di essere innamorato. Il presidente russo ha parlato davanti a un enorme sfondo dal pesantissimo significato simbolico: una mappa della Russia che includeva anche parti del territorio ucraino, un’immagine che ha accompagnato per ore il suo messaggio politico e militare. A sottolinearlo è stata la Bbc, evidenziando che "gli eventi organizzati da Vladimir Putin sono spesso ricchi di simbolismo e questa volta anche l’allestimento trasmette un messaggio senza compromessi all’Ucraina e ai suoi alleati". Secondo l’emittente britannica, Putin "lo ha detto molte volte in passato, e ora anche le immagini lo dicono: il territorio dell’Ucraina è nostro".

Sul piano militare, il leader del Cremlino ha rivendicato i progressi delle forze russe sul terreno. L’"iniziativa strategica" in Ucraina è "passata completamente" nelle mani dei militari russi dopo la liberazione della regione di Kursk, ha dichiarato Putin, riferendo che "il nemico si sta ritirando in tutti i settori".

Ampio spazio è stato dedicato anche alla possibilità di negoziati. Il presidente russo ha affermato la disponibilità della Russia a negoziare sull’Ucraina basandosi sulle proposte del 2024, ma ha precisato che "la Russia non vede ancora la disponibilità di Kiev a discutere la questione territoriale". Un concetto ribadito poco dopo, riconoscendo che ci sono "alcuni segnali che indicano che" l’Ucraina "sia disponibile a impegnarsi in un qualche tipo di dialogo", ma aggiungendo: "Non vediamo ancora tale disponibilità".

Nel suo intervento, Putin ha accusato Kiev di ostacolare una soluzione diplomatica. L’Ucraina, ha detto, "in sostanza si rifiuta di porre fine a questo conflitto con mezzi pacifici". Al contrario, la Russia "è pronta e vuole porre fine al conflitto" in Ucraina "pacificamente", ma solo "sulla base dei principi che ho delineato l’anno scorso", che prevedono di "affrontare le cause profonde che hanno provocato questo conflitto".

Non sono mancate le critiche all’Alleanza atlantica. Putin ha ricordato che Mosca non solo era pronta alla cooperazione con la Nato, ma anche all’adesione: "a un certo punto però ci siamo resi conto che non eravamo i benvenuti" e le preoccupazioni russe sull’espansione a Est "sono state talvolta semplicemente ignorate". "Non chiediamo nulla di strano: ogni Paese può scegliere qualsiasi metodo per la propria difesa, ma questo metodo non deve minacciare la Russia", ha aggiunto.

Nel passaggio sui rapporti internazionali, il presidente russo ha elogiato i "seri sforzi di Trump per porre fine a questo conflitto", definendo il presidente degli Stati Uniti "sincero" nel suo tentativo di mettere fine alla guerra. "Dire che rifiutiamo qualcosa o respingiamo qualcosa è inappropriato e infondato", ha affermato Putin, sostenendo che "la palla è interamente nel campo dei nostri cosiddetti oppositori occidentali, del capo del regime di Kiev e dei loro sponsor europei".

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Parlando degli Stati Uniti, Putin ha rimarcato che Washington non considera la Russia un nemico. "Gli Stati Uniti, vorrei sottolinearlo, sono l’attore chiave nella Nato. Ne sono i fondatori, il principale sponsor. Tutte le principali risorse – denaro, tecnologia militare, armi e munizioni – provengono da lì. Questo è il fondamento", ha dichiarato, aggiungendo che gli Usa "non considerano la Russia un avversario o un nemico". Nel mirino anche il segretario generale dell’Alleanza: Mark Rutte è stato definito "una persona intelligente e sistematica, ma che dice delle sciocchezze", con l’invito a "leggere la nuova strategia di sicurezza nazionale degli Stati Uniti".

Putin ha poi avvertito che "non ci saranno nuove operazioni speciali se la Russia viene trattata con rispetto". Secondo il leader del Cremlino, "l’Occidente ha creato con le proprie mani l’attuale conflitto in Ucraina e ha continuato ad aggravare la situazione". Ha inoltre respinto come "assurde" le affermazioni su un possibile attacco russo all’Europa, accusando l’Occidente di creare "un’immagine di nemico" della Russia per coprire i propri errori.

Toni duri anche dopo il raid ucraino contro una petroliera della flotta ombra russa nel Mediterraneo. Mosca, ha avvertito Putin, "risponderà sempre" a tali attacchi, che "creeranno solo ulteriori minacce". Il presidente ha aggiunto che la Russia risponde regolarmente con "attacchi molto più forti" contro l’Ucraina e ha messo in guardia contro qualsiasi ipotesi di blocco di Kaliningrad, che "porterebbe solo a un’escalation inaudita del conflitto" e potrebbe innescare un "conflitto internazionale su larga scala".

Lo stesso avvertimento è stato ribadito in modo ancora più esplicito: "Tutti devono comprenderlo ed esserne consapevoli: azioni di questo tipo porterebbero inevitabilmente a un’escalation senza precedenti del conflitto, innalzandolo a un livello completamente diverso ed estendendolo fino a un confronto armato di grandi proporzioni. Tutti devono esserne consapevoli".

Sul piano strategico, Putin ha affermato che la Russia è "stata ingannata" dall’Alleanza Atlantica e che serve "un sistema di sicurezza in Europa". "Certamente, in queste condizioni, il nuovo sistema di sicurezza in Europa è piuttosto rilevante", ha detto, precisando: "Non stiamo dicendo che un Paese non abbia il diritto di scegliere i propri mezzi di difesa, ma deve essere un approccio che non minacci nessuno, nemmeno noi".

Nel finale della maratona televisiva, spazio anche a una confessione personale. Alla domanda se fosse innamorato, il presidente russo ha risposto senza esitazioni: "Sì". Nessun ulteriore dettaglio, insomma non è dato sapere chi sia la donna che ha preso il suo cuore. Ma resta la notizia, dirompente, dello zar "in love".

Infine, un passaggio sui temi sociali e demografici. "È necessario rendere 'di moda' avere un figlio", ha dichiarato Putin. "Certo, è importante che questo diventi di moda, affinché le persone capiscano la gioia della maternità e della paternità", ha osservato, sottolineando che il calo delle nascite è un problema comune a molti Paesi: "questa è una questione che riguarda tutti i paesi con un livello di sviluppo post-industriale, quasi tutti i paesi con grandi economie: la stessa cosa sta accadendo quasi ovunque".