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Il virus del Nilo colpisce la Russia: 5 morti

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Trasportato dagli uccelli e diffuso dalle zanzare, l'agente patogeno non è solitamente mortale

Paolo Franzoso
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Dopo gli incendi non si placa l'impeto della natura in Russia. A causa dell'insolita afa dell'estate sono morte cinque persone per il virus del Nilo occidentale, una malattia finora praticamente sconosciuta nel paese, trasmessa da roditori e zanzare. A rivelare l'emergenza è il giornale Vremia Novostei, che indica le zone più colpite: la regione di Volgogrado, nel sud, con 108 ammalati, e Voronesh, nella Russia centrale, con tre casi. I pericoli sono per i prossimi mesi: le zanzare, afferma il giornale, possono proliferare in autunno e infettare circa 2 milioni di abitanti. Nei posti dove queste si moltiplicano, dovrà essere presa una misura di profilassi, con l'uso di materie chimiche per le zone più colpite. Virus - il Virus del Nilo occidentale prende il nome dalla zona dell'Uganda (distretto di West Nile) in cui è stato isolato per la prima volta nel 1937. Il principale vettore sono le zanzare, come la malaria. A trasportare il virus in Europa però sono stati gli uccelli punti da zanzare che hanno così portato sangue infetto. E come la malaria, i sintomi sono debolezza, febbre non troppo elevata, dolori ossei. A differenza della malaria, però, il virus è meno virulento, nel senso che generalmente non produce effetti nefasti e in 5 giorni il degente si rimette in sesto, ma in casi particolari può causare il decesso.

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