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Afghanistan, l'Europa sta per crollare. Inquietanti conferme dalla Polonia: un muro contro i profughi

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La Polonia ha cominciato a costruire un muro anti-migranti al confine con la Bielorussia. La recinzione, alta due metri e mezzo, avrà le stesse caratteristiche di quella costruita dall'Ungheria al confine con la Serbia nel 2015, ha detto il ministro della Difesa polacco, Mariusz Blaszczak.  Secondo Varsavia, 1.935 persone hanno tentato di entrare sul suo territorio la scorsa settimana: 1.175 sono stati respinti e 760 sono finiti nei centri per i migranti polacchi.

 

 

Proprio sul confine tra Polonia e Bielorussia 32 afghani sono bloccati da due settimane. La Corte europea dei diritti umani (Cedu) è intervenuta e ha deciso di imporre, fino al 15 settembre, a Varsavia una serie di "misure urgenti", in particolare di approvvigionare il gruppo con cibo, acqua, vestiti, cure mediche adeguate, e se possibile un riparo temporaneo. La Cedu ha tuttavia specificato che questa richiesta non impone al Paese di lasciare entrare queste persone sul territorio. Un provvedimento uguale è stato preso anche per un gruppo di 41 iracheni d'origine curda bloccati al confine tra la Lituania e la Bielorussia.

 

 

 

Sui migranti bloccati al confine polacco è intervenuta anche Amnesty International. "La Polonia - ha fatto sapere l'organizzazione in una nota - consenta l'ingresso e fornisca assistenza umanitaria a un gruppo di 32 persone dall'Afghanistan che sono state trattenute al confine tra Polonia e Bielorussia senza cibo, acqua pulita, riparo e medicine per due settimane dopo essere state respinte dalla Polonia". Lunedì una delegazione di Amnesty ha visitato Usnarz Górny,  l'area dove il gruppo - quattro donne, 27 uomini e una ragazza di 15 anni - è lì da 15 giorni. L'Ong ha raccolto i racconti sull'uso della forza e delle minacce di violenza da parte delle guardie di frontiera polacche nel respingere il gruppo.

 

 

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