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Energia, Charles Michel attacca Ursula von der Leyen: "Sei in ritardo"

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Ricordate il “sofagate”, cioè l'imbarazzante situazione con Ursula von der Leyen relegata sul divano della sala in cui il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, aveva accolto la delegazione europea, mentre Charles Michel era seduto comodamente al suo fianco? Quella è stata la plastica raffigurazione della “guéguerre”, la guerra piccina tra i due leader che fin dal loro insediamento, era il 1° dicembre 2019, hanno iniziato a litigarsi il ruolo di “presidente dell’Europa” sulla scena internazionale, l’interlocutore unico, quello più autorevole e più credibile. Von der Leyen è presidente della Commissione europea, Michel è il presidente del Consiglio europeo e proprio in questa veste il francese oggi ha lanciato il suo ennesimo attacco alla tedesca. 

 

 

"Sui prezzi dell'energia Ursula è in ritardo, deve presentare proposte con urgenza. Per l'Unione europea è una questione di credibilità", ha sentenziato Michel intervitato da Marco Bresolin per la Stampa. "Al Consiglio europeo", spiega, "ne discutiamo da ottobre. Diverse volte abbiamo invitato la Commissione a presentare proposte concrete. Sul lato della domanda c'è stato il piano per ridurre del 15% il consumo di gas: credo dovremmo fare lo stesso anche per quanto riguarda l'elettricità. Poi c'è la questione dei prezzi: un problema enorme per famiglie e imprese. Ne siamo consapevoli, dobbiamo agire. Per l'Ue è una questione di credibilità. Un dibattito ideologico sugli strumenti non è sufficiente, la Commissione deve presentare proposte con urgenza: non possiamo permetterci il lusso di attendere settimane o mesi. Ci servono le proposte, ora!".

 

 

Secondo il presidente del Consiglio Ue "la Commissione ha giocato un ruolo importante sugli stoccaggi e questo è positivo perché molti Stati hanno aumentato le riserve. Ma", puntualizza, "il Consiglio le ha chiesto più volte di fare proposte per limitare l'impennata dei prezzi. È vero che il dibattito tra i leader è stato difficile e che non tutti hanno la stessa opinione sul price cap o sul mercato elettrico, ma proprio per questo avevamo chiesto un piano per tenere in considerazione i diversi punti di vista. Di fronte ai cittadini che pagano l'elettricità a questi livelli, come possiamo giustificare che le grandi compagnie energetiche stanno facendo extra-profitti?". Michel fa notare che non sarà facile decidere: "Non lo faremo certo in due minuti, ma almeno avremo qualcosa su cui discutere. Di certo voglio evitare di avere al Consiglio di ottobre lo stesso dibattito di marzo, maggio e giugno". La speranza del presidente del Consiglio Ue è che si possano adottare misure concrete prima di ottobre, ma", avverte Michel, "servono proposte al più presto e mi auguro di non dover attendere il discorso sullo Stato dell'Unione che Ursula von der Leyen pronuncerà il 14 settembre. Non c'è un giorno da perdere".

 

 

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