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Auto elettriche, via all'indagine Ue sulla Cina: il Dragone può crollare

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Adesso la corsa all'auto elettrica con le pressioni della Cina sull'Europa entra nel mirino di Bruxelles. Finalmente l'Ue si è decisa ad avviare un'indagine sui sussidi dell'Ue per i veicoli elettrici cinesi. L'inchiesta era già stata annunciata dal presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen qualche giorno fe. E oggi è arrivato il primo passo formale. Il portavoce della Commissione europea, Olof Gill, nella conferenza stampa quotidiana ha annunciato l'avvio dell'inchiesta: "L’indagine intende stabilire se le catene del valore dei veicoli elettrici in Cina beneficino di sovvenzioni illegali e se tali sovvenzioni causino o minaccino di causare un pregiudizio economico ai produttori di veicoli elettrici dell’Ue", ha affermato. "L’inchiesta esaminerà le probabili conseguenze e l’impatto delle misure sugli importatori, gli utilizzatori e i consumatori di veicoli elettrici a batteria nell’Ue", ha spiegato.

"Sulla base dei risultati, la Commissione stabilirà se è nell’interesse dell’Ue porre rimedio agli effetti di eventuali pratiche commerciali sleali riscontrate imponendo dazi anti-sussidio sulle importazioni di veicoli elettrici dalla Cina", ha illustrato ancora. "L’indagine seguirà procedure legali rigorose, in linea con le norme dell’Ue e dell’Organizzazione mondiale del commercio. Consentirà a tutte le parti interessate, compresi il governo cinese, le aziende e gli esportatori interessati, di presentare commenti, prove e argomentazioni", ha evidenziato.

Qualche giorno fa la Lega, con una nota aveva accolto con favore l'avvio di questo prcedimento contro Pechino: "Forse si sono svegliati anche in Europa? Dopo anni di denunce della Lega contro il fatto che si possa andare in giro solo con le auto elettriche dal 2035 oggi si sveglia la presidente Von Der Leyen che afferma che verrà avviata da parte della Commissione europea un’indagine contro le sovvenzioni ai veicoli elettrici provenienti dalla Cina. Ma chi l’avrebbe mai detto che sarebbe finita così, a Pechino se la ridono ma i nostri imprenditori hanno molto meno da ridere. A questo punto la domanda sorge spontanea: in questi anni a Bruxelles sono stati distratti, incompetenti o complici?". 

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