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Meloni al Consiglio europeo: "Immigrazione di massa e rischio terrorismo. Hamas, ho un sospetto"

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"Rischi di terrorismo dall'immigrazione di massa". Lo ha ricordato Giorgia Meloni, intervenendo in videocall al Consiglio europeo straordinario convocato per fare il punto sulla crisi in Medio Oriente e sulle possibili ricadute per gli Stati europei.

Non cadere nella trappola tesa da Hamas", che ha sferrato un attacco durissimo certa del 'fallo di reazione' di Israele, con l'obiettivo di ricompattare l'opinione pubblica araba, gli occhi puntati su Gaza. Ma anche massima allerta sui rischi che l'Europa corre, quanto accaduto ieri a Bruxelles deve far riflettere: l'attentatore era entrato in Europa dalla 'porta' di Lampedusa. Per questo, la premier italiana mette in guardia gli altri leader sui rischi legati "alla immigrazione di massa", tornando a chiedere che, su questo, non vi siano tentennamenti né "titubanze": "Ne va della sicurezza dei cittadini europei", esorta gli altri leader riuniti a distanza da remoto.

 

 

 

Meloni, che nei prossimi giorni potrebbe recarsi in Israele, anche se la visita al momento non risulta ancora in agenda, si è detta "profondamente colpita" dalla "efferatezza" degli atti compiuti da Hamas e dal suo tentativo di disumanizzare i cittadini israeliani". Un grado di violenza tale che fa pensare a una "strategia" studiata a tavolino per spingere Israele a una fortissima reazione che possa ricadere anche sulla popolazione civile palestinese, "ricompattando" così l'opinione pubblica araba.

 

 

 

Per la premier, bisogna sin da subito arginare ogni rischio di escalation, tornando a ragionare su soluzioni a lungo termine, riprendendo la visione di ''due popoli e due Stati", fondati sui presupposti di un "riconoscimento reciproco" e sul diritto di Israele alla sua "esistenza" e alla "autodifesa". Un percorso irto di ostacoli, e in cui bisogna fare fronte comune nella condanna ferma di ogni forma di antisemitismo, compreso quello di "matrice islamica", per troppo tempo "sottovalutato".

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