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Nato, 3mila uomini e una nave dall'Italia per il "fianco Est"

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In Parlamento il generale Francesco Paolo Figliuolo, che guida il Comando di Vertice Operativo Interforze responsabile di tutte le missioni all’estero, ha presentato il contingente italiano che rafforzerà il fianco orientale della Nato: tremila militari, millecento mezzi terrestri, venti aerei, una nave. Figliuolo ha anche illustrato ai parlamentari i risultati dell'addestramento condotto dall'esercito del nostro Paese sui militari ucraini. Risultato: 1420 truppe in grado di combattere per Kiev.

Il generale ha spiegato che il fronte più delicato è quello sul mar Baltico, dove i soldati italiani sono presenti “a pochi chilometri dall’enclave russa di Kaliningrad con 220 militari, quattro caccia Eurofighter e un velivolo per la ricerca informativa. Da notare come sia incessante l’attività operativa in quell’area, tant’è che da inizio anno sono stati effettuati otto decolli immediati reali, chiamati Alfa-Scramble, per monitorare le attività degli aerei russi al confine dello spazio aereo dell’Alleanza”. L’Aeronautica italiana è intervenuta diverse volte nelle ultime settimane, due solo nella giornata di mercoledì 10 aprile. Sono stati identificati due bimotori Ilyushin - velivoli spia - penetrati nella zona di competenza polacca.

 

Per quanto riguarda l'esercito, 300 soldati sono impegnati in Lettonia, 850 in Kosovo e presto anche l'impegno in Bulgaria crescerà. La situazione è molto delicata in Erzegovina, dove è presente un contingente di 180 fra militari e carabinieri. Figliuolo ha annunciato che ieri si “è formalmente concluso l’impegno del nostro sistema di difesa anti-aerea e anti-missilistica SAMP-T in Slovacchia”.

 

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