Cerca
Cerca
+

Abiti, scarpe e gioielli con il bollino dei salami: l'ultima fregatura Ue

Esplora:

Attilio Barbieri
  • a
  • a
  • a

Gioielli, abiti, tessuti, calzature, articoli di pelletteria. Perfino ceramiche e vetro. In base a un nuovo regolamento europeo approvato nell’indifferenza generale un numero elevato di manufatti artigianali e industriali arriverà sul mercato con il bollino giallo e blu della Indicazione geografica protetta. Lo stesso che compare sulle confezioni di salumi come la Mortadella di Bologna e la Bresaola della Valtellina, frutti come la Ciliegia di Vignola o prodotti di panetteria come la Focaccia di Recco col formaggio. 

Il nuovo regolamento 2411 del 2023, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea con il titolo “Protezione delle indicazioni geografiche per i prodotti artigianali e industriali”, introduce una rivoluzione sui mercati di massa visto che estende la tutela finora accordata alle indicazioni geografiche alimentari, anche ai manufatti dell’industria e dell’artigianato. In origine il pacchetto di norme contenuto nel nuovo regolamento avrebbe dovuto rientrare nella riforma delle indicazioni geografiche alimentari, Dop (Denominazione d’origine protetta) e Igp (Indicazione geografica protetta). 

Ma vista l’opposizione delle organizzazioni della filiera agroalimentare la Commissione l’ha stralciato. Dando origine però a un regolamento autonomo, approvato definitivamente dall’Eurogoverno guidato da Ursula von der Leyen e dal Consiglio della Ue lo scorso autunno nel silenzio delle organizzazioni dell’industria alimentare e dei coltivatori, che si sono accontentate di aver disinnescato il disegno di trasferire la competenza sulle indicazioni geografiche alimentari dalla Commissione Ue all’Euipo, l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale. Com’era previsto in origine dal testo sponsorizzato dal solito Frans Timmermans, all’epoca vice della von der Leyen. 

 

THIERRY BRETON IN CAMPO
Da quel che mi risulta l’abbrivio finale per far approvare prima della fine della legislatura europea il nuovo regolamento è arrivato dal Commissario per il Mercato interno, il francese Thierry Breton. E ha trovato un largo consenso in seno al Consiglio della Ue. Sugli effetti che potrà produrre per i consumatori valgono le obiezioni sollevate a suo tempo dalle associazioni di categoria dell’agroalimentare. C’è il rischio di generare una gran confusione, nel momento in cui si equipara la certificazione dell’Indicazione geografica protetta e si appone il bollino giallo-blu della Igp su prodotti diversissimi, come i salumi e i gioielli. Soprattutto stante la scarsa conoscenza fra i consumatori degli elementi di unicità che caratterizzano le Igp alimentari e ad esempio le differenziano dalle Dop e dai prodotti analoghi sprovvisti di indicazione geografica. 

UTILIZZO DEI SIMBOLI
A fugare ogni dubbio sugli effetti prodotti dal nuovo regolamento Ue che entrerà definitivamente in vigore nel dicembre 2025, ci pensa l’articolo 48, intitolato proprio: “Simbolo dell’Unione, indicazione e abbreviazione”. Il comma 1 recita infatti: «Il simbolo dell’Unione stabilito per le Indicazioni geografiche protette ai sensi del regolamento Ue n. 664/2014 è applicabile alle indicazioni geografiche per i prodotti artigianali e industriali». E si tratta proprio del bollino giallo-blu che figura sulle confezioni di salumi e ortofrutta. Di più, questo logo (comma 2) «può figurare nell’etichettatura e nel materiale pubblicitario odi comunicazione». Ugualmente (comma 3) «l’abbreviazione Igp, acronimo di Indicazione geografica protetta, può figurare nell’etichettatura dei prodotti designati da un’indicazione geografica per i prodotti artigianali e industriali». 

Vista la facilità con cui il provvedimento ha ottenuto il via libera delle tre istituzioni europee - vale a dire Parlamento, Commissione e Consiglio Ue - ho il sospetto che vi sia più di una lobby industriale del Paesi nord europei interessata alla sua introduzione. Per capire dove voglia andare a parare la nuova euro-fregatura basta avere la pazienza di vedere i primi manufatti col bollino giallo-blu che arriveranno sul mercato. A quel punto, comunque, sarà decisamente tardi per protestare.

 

Dai blog