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Von der Leyen, "chiamatemi Ursula": effetto-Giorgia, ora "copia" Meloni

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"Chiamatemi Ursula". Questa la richiesata della Presidente della Commissione Europea. È l'effetto-Giorgia che spopola in tutta Europa. La Presidente del Consiglio, dal palco di Pescara dove ha annunciato la sua candidatura alle europee aveva annunciato "porterò in Europa il modello italiano". Certo, probabilmente non si aspettava un effetto tanto potente per quanto riguarda l'idea di farsi votare direttamente con il suo nome.

"Scrivi Giorgia", questa la campagna lanciata da Fratelli d'Italia. Un messaggio chiaro, che crea empatia con l'elettore e che lo avvicina al leader. Non è un caso che Giorgia Meloni sia travolta dall'Von der Leyen, anche la presidente tedesca ora copia la Meloni: "Chiamatemi Ursula"ogni volta che presenzia a qualche evento pubblico. Una vicinanza, un legame viscerale, che perfettamente si traduce nella scelta di farsi chiamare per nome. "Sarò sempre una di voi" ha detto. 

 

 

L'affetto non si compra, ma si può conquistare. Ecco quindi che in tutta Europa è partita l'operazione empatia per ottenere la fiducia degli elettori. Nonostante gli strepiti della sinistra contro la decisione di usare l'alias "Giorgia", la premier sembra aver già fatto scuola. A prendere esempio è l'algida presidente tedesca Von Der Leyen. "La gente la conosce come la presidente della Commissione. Quello che forse la gente sa meno è chi è in realtà come persona… Chi è Ursula von der Leyen?" dice Alexander Winterstein, suo portavoce per la campagna elettorale. Sul suo sito, la candidata del Ppe ha cercato di mettere in luce il suo lato più umano: "Come madre di sette figli, voglio che crescano in un’Europa sicura e prospera". La ciliegina è stata quel "chiamatemi Ursula": del resto, cosa c'è di più personale del proprio nome?

 

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