Ue, Lucia Annunziata "rettifica il voto" sull'uso delle armi occidentali in Russia
Grande caos all'Europarlamento, il tutto sul voto finale sul supporto dell'Unione europea all'Ucraina. Nel dettaglio, a creare scompiglio è stato il controverso punto numero 8 della risoluzione, che è stata approvata, relativo all'uso delle armi occidentali in territorio russo.
In soldoni, in virtù del voto - 377 i sì, 191 i no e 51 gli astenuti - il Parlamento europeo ha approvato il punto della risoluzione con cui vengono invitati "gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni sull’uso delle armi occidentali consegnate all’Ucraina contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo". Dunque, potranno essere usate armi occidentali in territorio russo.
Ma si diceva, il grande caos. Sia maggioranza sia opposizione, infatti, non hanno tenuto la stessa linea. FdI ha votato compattamente a favore della risoluzione nel suo insieme, pur respingendo il paragrafo 8, nel voto separato. Simile quanto accaduto in Forza Italia, mentre la Lega ha votato contrariamente sia al testo della risoluzione sia al paragrafo 8.
Dunque le opposizioni, con il M5s e AvS che hanno respinto l'intero pacchetto, mentre il Pd ha votato a favore del testo complessivo, ma contro l'emendamento 8. Il punto è che il Pd si è spaccato al suo interno, proprio sul paragrafo numero 8: Pina Picierno ed Elisabetta Gualmini hanno votato contro, mentre Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Infine, il peculiare caso di Lucia Annunziata, indipendente eletta all'Europarlamento tra le fila del Pd, un caso che dimostra come in questa vicenda il caos regni sovrano. Annunziata ha infatti votato contro la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi date a Kiev sul territorio russo. Da quanto si apprende, infatti, il voto al paragrafo 8, inizialmente classificato come "astensione", è stato rettificato. "Il voto contrario dell’articolo 8 è stato sostenuto dalla maggioranza della delegazione, compreso il voto di Lucia Annunziata", riferisce la portavoce della delegazione.