Donald Trump picchia durissimo: dazi al 30% per l'Europa a partire dal primo agosto. Una vicenda spinosa di cui parla Giulio Tremonti, il quale non usa mezzi termini nel commentare le recenti tensioni tra Usa e Ue. Intervistato dal Sole 24 Ore, sottolinea come l’attacco del presidente degli Stati Uniti sia basato su presupposti distorti e pericolosi per l’equilibrio economico internazionale: "La lettera di Trump, totalmente sbagliata, dice solo una parte di verità. Noi siamo il primo mercato, primi nel digitale e nella finanza, ma adesso ci dovete dare indietro la manifattura persa in America non certo per colpa dell'Europa", tuona l'ex ministro dell'Economia.
Tremonti evidenzia anche un'anomalia nella comunicazione dell’ex presidente americano: "Prima di tutto, curiosamente, la lettera è stata indirizzata a Bruxelles definita da Trump Your country. Trump paradossalmente è più europeo dei destinatari della lettera, questo aspetto è divertentissimo".
Dazi al 30%, le conseguenze in Italia: chi viene più colpito
I settori in cui l'Italia rischia le conseguenze più pesanti dopo l'annuncio di dazi al 30% da parte del ...Sul fronte europeo, l’ex ministro non risparmia critiche alle scelte fatte negli ultimi mesi: "Parlerei di fatalismo, incapacità e sottomissione. Guardi il comportamento della Cina: minaccia (di Trump), reazione (robusta), accordo. La Ue pensava di essere più forte della Cina, si aspettava il 10% di dazi aggiuntivi. È arrivato il 30 per cento", rimarca.
Un punto dolente, secondo Tremonti, è stato il cedimento sulla tassazione delle multinazionali digitali: "Nelle more, e per compiacere Washington, la Ue ha ceduto sulla Global minimum tax (insieme al Canada, guarda caso altro bersaglio pesante di Trump) rinunciando ad applicarla unilateralmente alle imprese Usa. Errore gravissimo, ora resta aperta la questione della rete e dell'economia digitale. Trump teme le regole Ue sul web, questione AI compresa, e la fiscalità della rete. È un fronte importante di trattativa".
Donald Trump, "dazi del 30% all'Europa dal 1° agosto": bomba dagli Usa
Uragano Donald Trump. Dopo i nuovi dazi introdotti contro il Canada è arrivato il turno dell’Unione europea...L’impatto delle nuove misure protezionistiche si farà sentire anche sull’Italia, avverte Tremonti, soprattutto per un'economia ad alta vocazione esportatrice: "Effetti per l'economia italiana dal 1° agosto? Noi siamo il quarto paese esportatore nel mondo, questa guerra scassa il mercato e arriva ovviamente a colpire anche l'export. Il nostro export è ad alto contenuto tecnico, ad alto valore, e soprattutto su questo più colpiti dai nuovi dazi quasi globali".
A detta del presidente della Commissione Esteri, sarà cruciale monitorare la reazione dei mercati finanziari statunitensi: "Il termometro da osservare in prima battuta è la borsa di Wall Street, che per gli Usa significa non solo finanza ma anche popolo. In italiano potremmo dire che Wall Street è l'Inps della nazione. Se lo scontro con la Ue porterà a un crollo della Borsa americana, allora vedremo subito effetti politici", conclude Tremonti.