Spunta una sorpresa tra i finanziamenti europei: come riporta il Tempo, tra il 2021 e il 2023 circa 200mila euro sono stati messi a disposizione per monitorare le discriminazioni ai danni di donne musulmane in Spagna e Belgio. Tra i beneficiari di oltre 53mila euro ci sarebbe il "collettivo contro l’islamofobia in Belgio". Una scoperta, questa, che ha fatto storcere il naso alla vice della Lega Silvia Sardone, che ha dichiarato: "L’Unione Europea continua ad alimentare, con sostanziosi fondi, progetti, iniziative, studi connessi con l'Islam, il Corano, l’islamofobia, la sharia. Nulla invece per chi vuole contrastare l'incubo islamista in Europa".
"Da anni - ha proseguito la Sardone - ci troviamo di fronte a discutibili azioni contro un'inesistente islamofobia e a soldi a pioggia che hanno coinvolto associazioni e realtà legate all’Islam radicale. Invece di concentrarsi sulle persecuzioni dei cristiani nel mondo o dell'antisemitismo crescente, continua a favorire l’ascesa delle comunità musulmane in Europa".
La leghista ha fatto sapere di aver "segnalato i 17 milioni di euro con fondi del Consiglio Europeo di Ricerca per studi su Islam, Corano, sharia e islamofobia a cui si aggiungono gli altri 10 milioni di euro per il progetto universitario 'Corano Europeo'". Un progetto, ha spiegato, che mira a "far scoprire come il Corano abbia influenzato la cultura e la religione in Europa". Di qui la decisione di proporre "un’interrogazione alla Commissione per sapere perché realtà discutibili e definite pericolose in molti Stati ricevano finanziamenti dalle istituzioni pubbliche".