Bocciata la richiesta di revoca dell'immunità di Ilaria Salis. Per "salvare" la deputata eletta all’Europarlamento con Avs serviva una maggioranza semplice: ovvero la metà più uno dei partecipanti al voto in commissione Juri. I componenti, tutti presenti, sono 25: 11 tra socialisti, democratici, sinistra e Verdi contrari alla revoca, 7 tra sovranisti, patrioti e conservatori favorevoli alla revoca, altri 7 popolari. Risultato? I contrari alla revoca sono stati 13 e i favorevoli 12.
Ma cosa succede ora? La raccomandazione della commissione di respingere la richiesta di revocare l'immunità verrà ora trasmessa a tutto il Parlamento. Ecco allora che nella prima seduta utile, il 7 ottobre, tutti gli eurodeputati saranno chiamati a votare, sempre a maggioranza semplice. In seguito alla votazione, il presidente comunicherà immediatamente la decisione del Parlamento al deputato interessato e all'autorità competente dello Stato membro in questione.
Ilaria Salis, "no alla revoca dell'immunità". Voto in Commissione, il Pd esulta: "Libera!"
La commissione giuridica del Parlamento europeo (Juri) ha votato contro la richiesta di revoca dell'immunità ...Anche nel caso in cui il Parlamento votasse per la revoca dell’immunità, Salis resterebbe in carica. La revoca dell'immunità permetterebbe però alla giustizia ungherese di proseguire il procedimento penale, interrotto in virtù della sua elezione al Parlamento europeo. Il procedimento giudiziario si riferisce ai fatti avvenuti in Ungheria prima della sua elezione, e l'esito del voto avrà conseguenze concrete: in caso di approvazione della revoca, Salis potrebbe essere nuovamente arrestata e sottoposta a detenzione preventiva. In caso contrario, il procedimento resterebbe congelato per tutta la durata della legislatura europea. Ma non è tutto. Sussiste per lei anche il rischio che l’Ungheria emetta un mandato di cattura europeo con la possibilità di essere arrestata anche a Strasburgo o in Italia.