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"Mela Amara", disagi e follie di un'autopunizione travestita da narcisismo

Nicoletta Orlandi Posti
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"Mela Amara" è il libro d'esordio che Ursula Vaniglia Orelli presenterà il prossimo 10 dicembre a Lecce. Un romanzo, che è più di un romanzo. E' una storia forte attraverso la quale l'autrice, indaga negli abissi più cupi del vuoto, racconta disagi e follie di un'autopunizione travestita da narcisismo, nevrosi, paura. Un viaggio struggente tra turbamenti, violenze, psicofarmaci, spettri, segreti e tradimenti. E' una storia che parla di anoressia, ma anche del rapporto di una donna con i propri genitori, della violenza subita come punizione per qualcosa che la protagonista ha scoperto e vorrebbe rivelare. E' una storia che fa piangere di rabbia nonostante sia priva di quella ricerca di sensazionalismo o pietismo che il tema potrebbe suscitare. "Mela Amara" s'insinua sottopelle, dalla bocca ai nervi, dalla pancia all'anima, per scovare la verità, il senso recondito del male mentale più contiguo al nichilismo, la volontà del nulla. "Chiara Rey, protagonista della storia, è una giovane nata e cresciuta in una famiglia benestante. L'agio economico della famiglia Rey è, però, il frutto di opprimenti segreti che, ormai divenuta donna, Chiara cercherà di scoprire pagando un prezzo troppo alto. Accanto a lei, insostituibile alleato, uno psicoterapeuta capace di guardare oltre la scheletrica immagine della sua paziente riflessa nello specchio. Due amici, Roberta e Giulio, più simili ad angeli custodi. Una tata premurosa. Un romanzo coinvolgente, scritto tutto d'un fiato e all'insegna di una scrittura che guarisce anche le piaghe più profonde”, sintetizza il libro Eliana Forcignanò, la giornalista che lo presenterà mercoledì prossimo al Fondo Verri di Lecce alla presenza di Ursula Vaniglia Orelli. L'appuntamento è alle ore 19.

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