Fisco: Aibe a Renzi, eccessi, burocrazia e incertezze diritto sono ostacolo
Milano, 20 feb. (Adnkronos) - Gli "eccessi di fisco, di burocrazia, di incertezze del diritto e di programmazione limitino" il contributo delle banche estere in Italia "all'interesse generale della crescita". E' dedicato ai vincoli fiscali e burocratici una parte della lettera inviata dal presidente dell'Aibe, Guido Rosa, a Matteo Renzi per offrire, a nome dell'associazione "un contributo di responsabilità alla definizione di un Patto di Programma che sostenga le azioni del Governo. "Vorremmo operare con maggiore intensità nell'interesse generale del Paese, ricercando e monitorando le condizioni che lo consentano. Non chiediamo protezioni corporative o fiscalità di vantaggio. Tuttavia -si legge nella lettera dell'Aibe- è evidente che gli eccessi di fisco, di burocrazia, di incertezze del diritto e di programmazione limitino il nostro concorrere all'interesse generale della crescita. Un regime fiscale negoziato, chiaro, ed un sistema amministrativo trasparente, dovrebbero costituire la normalità invece di un sovraccarico di vincoli burocratici e di controlli sovrapposti, di aggravi fiscali retroattivi e di lentezze interpretative. Le attività finanziarie, per le loro caratteristiche di operatività globale, necessitano di certezze economiche e di credibilità di regole, e si indirizzano dove queste condizioni sono più convenienti". "Non si può chiedere alla finanza di fare meglio il proprio mestiere, e tanto meno ai capitali stranieri di affluire verso l'Italia e, contestualmente, colpire con nuove imposte. Quanto è avvenuto con l'acconto Ires e con la Tobin Tax è significativo: nel primo caso si è creato l'ennesimo sconcerto avendo la norma valenza retroattiva; nel secondo il gettito si è rivelato irrisorio e un buon 15% delle transazioni che prima avvenivano in Italia è stato trasferito su Londra. Gli operatori esteri valutano le opportunità di investimento sulla base di una conoscenza del Paese reale e su standard di giudizio che, al momento, rendono ancora poco competitivo il Sistema Italia".