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Claudio Scajola, la finta crisi isterica della signora Matacena

di Andrea Tempestinidomenica 18 maggio 2014
Claudio Scajola, la finta crisi isterica della signora Matacena

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E' stata catturata a Nizza, Chiara Rizzo in Matacena, ancor prima di consegnarsi alle autorità di Reggio Calabria, destinazione finale del suo viaggio partito da Dubai (aveva nella borsetta il biglietto, e il suo avvocato ha commentato: "Così il viaggio, ora, lo pagherà lo Stato). Lei è "lady Montecarlo", la bellissima ed effervescente moglie di Amedeo Matacena, il parlamentare Pdl in fuga, e per la cui fuga si è speso Claudio Scajola, finito in manette con l'accusa di aver favorito la sua latitanza in un intricato mix che per gli inquirenti è in odor di mafia (obiettivo principale della rete, proteggere l'enorme patrimonio di Matacena). Le intercettazioni - Ad aver monopolizzato la cronaca di questi giorni, però, è lei, Chiara Rizzo, una delle 11 "Women of Monaco", tra le più belle di Montecarlo, ex modella, messinese, fascinosa e abbagliante. Il rapporto tra lei e Sciaboletta era molto stretto, secondo i pm l'ex ministro era "soggiogato" ad ogni volere della bionda signora. E spulciando tra le intercettazioni con cui è stato montato il caso, ecco che spunta un aneddoto molto particolare. Un aneddoto dal quale emerge tutta la teatralità della signora Rizzo in Matacena. La finta crisi isterica - L'aneddoto si palesa in un'intercettazione che risale allo scorso 16 gennaio, in cui lady Montecarlo parla divertita con un illustre amico monegasco, l'ingegnere Francesco Lefebvre d'Ovidio, a cui spiega di aver appena abbandonato in fretta e furia un aereo sul quale era salita in compagnia di Scajola. La signora, racconta, si è inventata un malore improvviso di suo figlio a scuola. Così, prima della partenza, la signora Matacena ha bussato alla cabina del pilota del volo, con il quale ha finto una crisi isterica. Dunque l'autorizzazione a scendere, e Scajola viene piantato in asso sul volo diretto a Roma, dove avrebbero dovuto incontrare qualcuno all'ambasciata libanese (secondo gli inquirenti per perorare la causa di Matacena affinché venisse trasferito da Dubai a Beirut). Successivamente, al telefono, Scajola si mostra furioso per la vicenda, e con la sua segretaria si sfoga: "Ma ti rendi conto? Era un appuntamento preso da 25 giorni...".