"La crocifissione mediatica di Carlo Tavecchio è una pantomima, una follia”. Maurizio Zamparini entra a gamba tesa sul caso Tavecchio e si sfoga in un'intervista al Fatto Quotidiano. "Rabbrividisco. Altro che razzismo, sono solo scuse. È un attacco di potere, tipico italiano. Non si può mettere in croce un uomo per una parolina... Razzista? Per una battuta? In Italia il razzismo non esiste. Per quattro scemi che fanno “uh uh uh”... Qui ci prendiamo tutti: neri, gialli e verdi. Vai in Svizzera e in Austria, a vedere chi sono i razzisti". Poi Zamparini alza il tiro e spara sul rivale di Tavecchio nella corsa alla Figc, Demetrio Albertini: " Chi dovrebbe farlo il presidente, Albertini? È un bambino. Cosa dovrebbe saper fare? Ha fatto il calciatore, non ha nessuna esperienza. Tavecchio non sarà un genio ma in Lega Dilettanti ha lavorato bene. In questo momento è il meglio che c’è". Ma se Tavecchio non dovesse farcela ecco la pazza idea di Zamparini: "Per la Figc ci vorrebbe uno come Matteo Renzi, un fuoriclasse. Uno con le palle, insomma. Come me". Bordate per tutti - A questo punto Zamparini spara pure sulla Fifa che ha aperto un'inchiesta su Tavecchio: "La Fifa è un’istituzione abominevole e viene a dire a noi cos’è che non funziona. Blatter ha un potere pazzesco e il calcio mondiale è in mano alla mafia dei procuratori, che gestiscono il commercio dei giocatori". E come se non bastasse punta il dito anche contro l'Europa: "Ma chissenefrega! L’Europa si faccia i cazzi suoi: non siamo più un popolo sovrano, siamo diventati i burattini della Germania. Siamo un popolo di servi e l’Europa se ne sbatte le palle! E si lamentano di Tavecchio...". Infine una stoccata a Graziano Delrio che in passato non aveva usato parole gentili per il presidente del Palermo: "Delrio chi? Del Fiume? Chi è Delrio?".
