Paolo Berlusconi non ci sta più a subire attacchi di Servizio Pubblico. Così in un comunicato su Il Giornale scrive una lettera a La7, in particolare a Michele Santoro per Servizio Pubblico e Salvo Sottile per Linea Gialla. Scrive: "Ritenggo non più tollerabile la scellerata strumentalizzazione a mio danno delle affermazioni del pentito di mafia Carmine Schiavone nonché la strumentalizzazione della sua persona attraverso la sua assidua partecipazione nei programmi dell'emittente La7". L'editore de Il Giornale spiega come "senza alcuna verifica delle fonti o possibilità di replica", la tramissione "ha avvalorato a mio discapito le farneticanti ed infamanti dichiarazioni dell'ex mafioso Schiavone". La difesa Le dichirazioni riguardano i reati (non solo ambientali) commessi in Campania dall'associazione a delinquere da lui guidata e tira in ballo impeenditori del Nord "ma evidentemente riallacciandosi alle precedenti interviste mandate in onda su Servizio Pubblico in cui si faceva spesso riferimento a Paolo Berlusconi". Paolo Berlusconi quindi informa che si difenderà in sedi legali dalle "farneticanti e fantasiose accuse del signor Schiavone da coloro che ne hanno veicolato le affermazioni diffamatorie". Berlusconi intende quindi presentare querela e dimostrare l'orrore in cui sono inciampate le due trasmissioni de La7, "un non casuale errore di addebitare a una mia società, del tutto estranea, un reato commesso, se provato, da una società semplicemente omonima". Poi la chiusa ad effetto: "Con tanti complimenti al giornalismo d'inchiesta de La7".
