"La maglietta con scritto 'Speziale libero' è deprecabile, violenta e volgare". Così Laura Boldrini, presidente della Camera, ha definito ieri, martedì 27 maggio, durante un colloquio con Marisa Grasso (moglie di Filippo Raciti), la t-shirt che negli ultime settimane ha fatto tanto parlare di sè, soprattutto per (brutte) vicende legate agli stadi di calcio. La questione è tornata all'onore delle cronache dopo che è stata indossata dal tifoso partenopeo Gennaro De Tommaso (alias Genny ‘a carogna) durante la finale di Coppa Italia. L'attacco della Boldrini alla maglietta dedicata a Antonino Speziale - l'ultrà del Catania condannato per l'omicidio preterintezionale dell'ispettore di polizia Raciti dopo il derby tra Catania e Palermo il 2 febbraio 2007 - non è andato giù a Roberto Speziale, padre del ragazzo. Per questo motivo la terza carica dello stato sarà querelata per diffamazione. L’istanza sarà depositata alla Procura di Roma dall’avvocato Giuseppe Lipera. Le scelta - "Ho letto le dichiarazioni rilasciate ancora una volta dalla signora Marisa Grasso – afferma Roberto Speziale – che ieri a Montecitorio ha incontrato il Presidente della Camera Boldrini e sono rimasto basito ed esterrefatto per le parole rilasciate ai giornalisti da chi rappresenta la terza carica dello Stato". Poi aggiunge: "Sfido chiunque a dimostrami che quella frase di mera solidarietà 'Speziale Libero' rivolta per ricordare mio figlio Antonino, che oggi è rinchiuso nel Penitenziario di Agrigento – aggiunge – sia un inneggiare alla violenza e non invece, com'è nella realtà, la sottolineatura di un libero pensiero, tutelato dalla Costituzione Italiana, di chi, conoscendo la vicenda giudiziaria, ritiene mio figlio, Antonino Speziale, non responsabile della morte del compianto Ispettore di Polizia Filippo Raciti, nonostante la condanna che ha subito". Una partita ancora aperta - "Anche io Roberto Speziale – osserva il padre del condannato a 8 anni in via definitiva – ritengo mio figlio Antonino innocente e sono convinto che è stato condannato erroneamente ed ingiustamente; chiederei alla Signora Boldrini: 'sono violento e volgare se dico questo?' Io sono il primo ad essere contro la violenza, ma per difendere mio figlio e tutelare anche chi si batte e crede nella sua innocenza – conclude Roberto Speziale – mi trovo costretto a querelare oggi anche il Presidente della Camera Laura Boldrini, che ha fatto sue le idee di Marisa Grasso". L'avvocato di Speziale, Lipera, ha presentato istanza di revisione del processo. Poi la Corte di Appello di Messina ha respinto l'istanza, mentre la Cassazione ha annullato il verdetto della Corte di Messina. La partita è ancora aperta.