In Gran Bretagana e non solo le associazioni animaliste hanno commentato duramente l'"indegna" esecuzione di Wigmore Hall, uno dei migliori cavalli da corsa della Gran Bretagna, freddato con un colpo di pistola perché infortunatosi durante una gara a Doncaster sabato scorso, 13 settembre. La scena - Stava gareggiando, Wigmore Hall, quando improvvisamente si è infortunato, rompendosi una gamba. Era visibilmente provato, non riusciva ad appoggiarla: si reggeva su tre arti e dava segni di lamento. Così lo staff della squadra del cavallo ha preso la decisione di ucciderlo. Un telo nero temporaneo, due veterinari e l'esecutore con la pistola silenziata, quindi il colpo. Le immagini che provengono dal Mirror mostrano un episodio affatto isolato: "E' un rituale che si ripete ogni volta che accade un infortunio simile", denunciano gli attivisti per i diritti degli animali. L'organizzazione delle Corse Equine ha spiegato che l'esecuzione è stata fatta per il bene dell'animale. E ha dichiarato che questi fenonemi sono scesi più di un terzo e che si verificano "per il bene degli animali", appunto. Dall'altra parte ci sono gli animalisti, che hanno denunciato quete decisioni, fregandosene delle statistiche e sottolineando che l'anno scorso 51 cavalli su 57,804 hanno "perso la vita indegnamente".
