(Adnkronos) - Il 'De profundis' (1980) di Pärt, la cui struttura ad arco con un punto culminante centrale è divenuta una delle caratteristiche stilistiche del compositore estone, è composto per coro a quattro voci maschili, percussioni e organo ed è un segno efficace di quella religiosità, profonda e misteriosa, che illumina tutta l'opera dell'autore. Caratteristica del brano è la crescita graduale del numero delle voci che risulta di grande effetto suggestivo: i primi versi del Salmo vengono eseguiti infatti da una sola voce, i versi 3 e 4 da due, i versi 5 e 6 da tre e così via. Del 1989 è 'Miserere', che presenta due testi di diversa provenienza: il Salmo 50, una commovente richiesta di perdono, e alcune strofe del Dies irae, che descrive il giorno del giudizio universale. I due testi si completano nel loro contrasto, e trattano il medesimo argomento, ovvero la colpa e il perdono, ma mentre nel salmo è l'uomo singolo che si pente delle proprie colpe, nel Dies Irae la colpa riguarda tutta l'umanità. I solisti espongono il lamento del singolo individuo, mentre nelle scene del Giudizio universale canta il coro rafforzato dall'orchestra, con gli strumenti a fiato che, come nel Tuba Mirum, assumono particolare rilievo.