(Adnkronos) - Il progetto con Artemisia inizierà da subito, fin dalle sostituzioni estive. "Garantiremo alle donne che troveranno un impiego in cooperativa la massima flessibilità - aggiunge Frizzi - sia dal punto di vista degli orari, sia dal punto di vista della lingua se straniere. Andremo incontro alle loro necessità, sappiamo bene da quali drammatiche storie stanno cercando di uscire". "Per le donne che hanno subito violenza - dice la vicepresidente di Artemisia Anna Bainotti - trovare un lavoro significa avere una fonte di reddito che le permetta di riconquistare autonomia e libertà di scelta nel percorso di uscita dalla violenza. Significa potersi ripensare con i propri figli in un nuovo progetto di vita libere dalla violenza, di poter far fronte alle necessità dei figli, avere una casa e poter pagare un affitto. Ancora molte donne sono costrette a rimanere con il partner maltrattante e a subire le violenze perchè prive di aiuti concreti e di sostegno". Una situazione, spiega Bainotti, frequente tra coloro che chiedono aiuto al centro antiviolenza di Artemisia. "Nel 2013 - aggiunge la vicepresidente - sono state 1155 le donne che che si sono rivolte a noi e nelle nostre due case rifugio abbiamo ospitato 15 donne e 17 minori in situazione di rischio per la loro sicurezza".