Roma, 4 mar. - (Adnkronos) - Coltivare sì ma non soltanto i campi. L'agricoltura 'in rosa', infatti, punta anche ai settori più innovativi come biologico, produzioni di nicchia Dop e Igp e vitivinicoltura, creando agriturismi, fattorie didattiche e fattorie sociali, agri-asili e agri-nidi. A scattare la fotografia delle 'imprenditrici della terra' in Italia, in vista della festa donna, è Donne in Campo-Cia, l'associazione 'femminile' della Confederazione italiana agricoltori. In particolare l'associazione segnala che, insieme al commercio, è proprio l'agricoltura il settore produttivo dove il tasso di 'femminilizzazione' è più elevato. Solo negli ultimi dieci anni la quota di aziende 'rosa' è passata dal 30,4% al 33,3% attuale. Questo vuol dire che un imprenditore agricolo su tre è donna. Un trend confermato anche dall'Istat, secondo cui nell'ultimo decennio le aziende a conduzione femminile sono diminuite meno di quelle a conduzione maschile (meno 29,6% contro meno 38,6%). Le aziende 'al femminile', dunque, tengono la crisi ma, sottolinea l'associazione Donne in Campo, "le agricoltrici hanno ancora poca visibilità rispetto agli uomini e subiscono forti discriminazioni nell'accesso al credito agricolo, mentre oggi andrebbe studiato un fondo ad hoc o piuttosto un progetto sul microcredito specifico per la categoria, senza dimenticare l'importanza degli incentivi all'imprenditoria 'rosa'". Tornando ai numero, l'associazione segnala che le imprenditrici 'in rosa' guidano oltre 530 mila aziende su tutto il territorio nazionale offrendo servizi che contribuiscono a far schizzare al 35% il contributo delle donne al valore aggiunto complessivo dell'agricoltura, che si aggira intorno ai 26 miliardi di euro. Di questi, quindi, ben 9,1 miliardi sono 'rosa'. Solo negli agriturismi, per esempio, sottolinea Donna in Campo-Cia, metà del giro d'affari 'dipende' dalle donne: su 19 mila strutture in tutt'Italia, quasi il 40% è gestito da imprenditrici, che muovono ogni anno un fatturato di circa 500 milioni di euro su un totale di 1,1 miliardi dell'intero settore. Anche nel comparto vinicolo, continua Donne in Campo-Cia, ben il 35% della forza lavoro è femminile.