Roma, 18 gen. - (Adnkronos) - A un mese dalle prossime elezioni politiche e amministrative, Slow Food Italia presenta le proprie proposte. Non un'agenda, nemmeno un programma elettorale nè un sostegno a questo o a quel partito, ma una serie di idee per riaccendere l'attenzione su temi che rischiano di restare fuori dal dibattito elettorale. "Sono questi i problemi con cui ci confrontiamo tutti i giorni e di cui, a nostro avviso, è necessario discutere - spiega Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia - Quando parliamo di politiche alimentari intendiamo misure e azioni condivise che coinvolgano ambiente, agricoltura, educazione, salute, giustizia e beni culturali, senza confini tra le diverse discipline". Un unico fil rouge lega quelle che per l'associazione sono oggi vere e proprie scelte di campo: la salvaguardia del territorio e il recupero dei suoli agricoli abbandonati, fermando la cementificazione e riducendo così anche i rischi idrogeologici che minacciano il nostro Paese; la difesa della legalità nei sistemi di produzione del cibo, dal caporalato all'ingerenza della criminalità organizzata e le contraffazioni; il sostegno a una Politica Agricola Comune più attenta alla sostenibilità ambientale, che fornisca aiuti concreti ai giovani agricoltori e disponga di finanziamenti per la ricerca e l'innovazione. Slow Food chiede poi un no definitivo alla possibilità di coltivazioni geneticamente modificate in Italia; la tutela delle risorse idriche con una gestione pubblica e partecipativa dell'acqua, come stabilito dal referendum del 2011; l'adozione di precise scelte strategiche e formative che facilitino l'accesso delle nuove generazioni alla terra, semplificando le norme fiscali; la protezione della biodiversità. Una campagna elettorale al contrario, come racconta ancora Burdese: "Siamo noi elettori che dobbiamo farci ascoltare dai candidati, non viceversa. Facciamo in modo che prendano in considerazione le nostre richieste e chiediamo loro di attuarle concretamente. Chiediamo ai soci e in generale ai cittadini che hanno a cuore il futuro del cibo di qualità di condividere con noi le loro proposte: insieme possiamo fare in modo che il prossimo Parlamento faccia la differenza in tema di politiche alimentari".