Teatro: Ficarra e Picone con 'Apriti cielo' tornano a calcare le scene

domenica 17 novembre 2013
Teatro: Ficarra e Picone con 'Apriti cielo' tornano a calcare le scene
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Roma, 11 nov. (Adnkronos) - Sono nati stanchi, ma hanno fatto tanta di quella strada da essere considerati dal pubblico il duo comico più forte del momento. Arrivano dalla terra di Franco e Ciccio e seduti dietro una scrivania raccontano attraverso la satira i mal costumi di tutto il Bel Paese. Ficarra e Picone tornano al Teatro 'Carlo Gesualdo' di Avellino con 'Apriti cielo', in programma mercoledì 13 e giovedì 14 novembre alle 21. Dopo quattro anni passati tra gli studi Mediaset e i set cinematografici, il duo calca di nuovo le scene con uno spettacolo tutto nuovo, rodato a partire dal 2012 nei piccoli teatri d'Italia. 'Apriti cielo', come i precedenti lavori, è costituito da quadri, che, a loro volta, rappresentano la vita quotidiana con i suoi paradossi al limite dell'assurdo. Un cadavere tra i piedi di due improbabili tecnici della tv, è solo una sfortunata coincidenza o, come nella migliore "dietrologia italiana", c'è un oscuro manovratore? Il fanatismo religioso apre le porte del paradiso o dà vita a personaggi e situazioni dai risvolti assurdi e perciò divertenti? Ficarra e Picone, insomma, prendendo spunto dalla vita di tutti i giorni, piena di cronaca nera, politica, religione e tanto altro, ci offrono, con la leggerezza che li contraddistingue, una riflessione divertente sulla nostra società, regalando al pubblico un mix tra cabaret e teatro dell'assurdo che fin dai primi anni Novanta e dalle prime edizioni di Zelig ha contraddistinto il duo siciliano. Con 'Apriti Cielo' lo stile non cambia, sono le gag a rinnovarsi guardando all'Italia contemporanea e a situazioni sempre più paradossali e farsesche. Non mancheranno inoltre personaggi e situazioni famigerate come quella che vedrà protagonisti i due frequentatori della panchina o i partecipanti al funerale di zio Salvo. Una carrellata di quadri con cui i due comici si prendono gioco con leggerezza delle nuove e vecchie abitudini degli italiani, come le teorie del complotto, la lamentela fine a se stessa, le tradizioni dure a morire e quella particolare capacità a cavarsela da ogni situazione col sorriso sulle labbra.