Il riscaldamento globale è tra le cause che spingono le migrazioni di massa

A sostenere questa tesi è il presidente del gruppo dei Paesi meno sviluppati Pa Ousman Jarju
domenica 13 ottobre 2013
Il riscaldamento globale è tra le cause che spingono le migrazioni di massa
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Roma, 8 ott. (Adnkronos) - Non sono solo le guerre, le carestie, la povertà a spingere decine migliaia di persone a cercare una terra che possa garantire un futuro migliore per sé ed i propri figli. Anche il cambiamento climatico sta influendo ed influirà sempre di più su queste migrazioni di necessità dai paesi del terzo e quarto mondo verso quelli più ricchi. A sostenere questa tesi è il presidente del gruppo dei Paesi meno sviluppati Pa Ousman Jarju che ai negoziati delle Nazioni Uniti sul cambiamento climatico che ha ammonito i Paesi ricchi di agire con determinazione per arrestare il riscaldamento globale, altrimenti “episodi come quello di Lampedusa sono destinati a ripetersi con sempre maggiore frequenza”. E la citazione della tragedia dell’isola dei Conigli non è casuale, molti degli immigrati coinvolti nel naugragio infatti sono di nazionalità eritrea, un Paese dove quest’anno si sono sentiti maggiormente gli affetti negativi del cambiamento climatico. "Ci saranno più profughi diretti verso i vostri paesi in cerca di pascoli più verdi, ha aggiunto Jariu, “guardate quello che sta accadendo. Quasi ogni mese si sente parlare di una tragedia che coinvolge persone provenienti da questa parte dell’Africa o dall’ Asia: questa è la conseguenza ". In un rapporto dello scorso anno, il relatore speciale delle Nazioni Unite sulla migrazione, François Crépeau, ha avvertito che la migrazione globale causata dai cambiamenti climatici nei prossimi anni è ormai "una certezza". Il riscaldamento del pianeta, aveva affermato, ha provocato non solo l'aumento della frequenza e dell'intensità di fenomeni atmosferici estremi ma anche un costante e progressivo degrado di condizioni ambientali già in forte sofferenza come le aree desertiche che sono cresciute e l'erosione delle coste che ha creato e sta creando decine di migliaia di sfollati. Gli scienziati stimano che entro la metà del secolo, il cambiamento climatico potrebbe spingere ben 15 milioni di persone a migrare e, in previsione di questa eventualità, l'India ha costruito una barriera di oltre 2.000 miglia, dotata di sofisticate tecnologie, per impedire l'ingresso dei migranti.