Mafia: Confindustria Sicilia e Prefettura firmano protocollo legalita' raffineria Milazzo

domenica 24 marzo 2013
Mafia: Confindustria Sicilia e Prefettura firmano protocollo legalita' raffineria Milazzo
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Palermo, 18 mar. - (Adnkronos) - Protocollo di Legalita' tra la Prefettura di Messina, la Confindustria Sicilia, la Confindustria Messina e la Raffineria di Milazzo. Il Protocollo di Legalita' e' stato sottoscritto presso la Prefettura di Messina dal Prefetto di Messina, Stefano Trotta, per il Presidente Antonello Montante ha firma invece Ivo Blandina, vice presidente regionale e dall’ad di Ram, Alessandro Gilotti. L'importante documento e' stato fortemente voluto da Confindustria Sicilia e dal suo Presidente Antonello Montante, che nel 2012 ha sottoscritto con il Ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri un Protocollo di Legalita' il cui scopo e' "rafforzare le condizioni di sicurezza e di legalita' delle attivita' economiche e contrastare le infiltrazioni criminali". "Il Protocollo e' espressione di una intensa collaborazione tra il Ministero dell'Interno e Confindustria e si indirizza a tutte le aziende italiane che vogliono aderire a principi di condotta rigorosi e collaborare sul territorio con le autorita' pubbliche al fine di migliorare i controlli sulle attivita' economiche e rendere le imprese piu' competitive nel libero mercato - si legge in una nota - Con la firma di oggi la Raffineria di Milazzo, una delle raffinerie piu' efficienti d'Europa, si impegna: a contrastare tutte quelle forme di illegalita' che inquinano il modus operandi di una azienda che dichiara apertamente la sua voglia di una sana cultura d'impresa, a rescindere il contratto con quelle aziende aggiudicatrici di appalti all'interno dell'area industriale la cui informativa antimafia, rilasciata dalla prefettura sulla base dei dati rilasciati, dovesse risultare positiva". Sara' ancora suo il compito di mantenere aggiornata una banca dati delle imprese che si aggiudicano sia gli appalti che i subappalti. La rescissione del contratto e' prevista anche in caso in cui le imprese non denuncino eventuali richieste di estorsione. "La firma di questo documento e' un ulteriore passo verso la legalita' che sara' anche di impulso alla nostra economia, permettendo alle aziende sane che osservano le leggi di lavorare liberamente e senza condizionamenti criminosi e criminali", si legge ancora.