Bologna, 20 feb. - (Adnkronos) - Il garante regionale per le persone private della liberta' personale dell'Emilia Romagna Desi Bruno si schiera e si dice "solidale" con i sindacati che hanno proclamato lo stato di agitazione dei dirigenti di istituto penitenziario e di esecuzione penale esterna. Al centro della protesta c'e' in particolare la prossima emanazione di un decreto del Governo volto ad operare una riduzione del numero dei dirigenti penitenziari. "Gia' nei mesi scorsi, insieme ai garanti dei diritti dei detenuti, in un'apposita lettera a firma congiunta indirizzata alla Ministra Severino, avevo stigmatizzato il riesame della spesa dell'amministrazione penitenziaria - ricorda l'avvocato Bruno - e oggi ribadisco con forza la contrarieta' a provvedimenti di riduzione del numero dei dirigenti penitenziari, paventando, in particolare, che in quelle carceri dove e' assente la titolarita' della direzione possa prevalere un'organizzazione della vita dell'istituto caratterizzata in termini di contenzione". Bruno ritiene insomma che "il Governo, ad una manciata di giorni dal finire della legislatura, non possa ulteriormente provare un sistema penitenziario ridotto ai minimi termini, riducendo anche il numero dei direttori, ma debba prioritariamente valutare l'opportunita' politica di bandire un nuovo concorso per l'assunzione di figure direttive, risalendo l'ultimo ad oltre 20 anni fa".