Roma, 25 gen. (Adnkronos)- "Questa registrata nella Garfagnana e' una tipica scossa appenninica che ricade in un'area ben nota per la sua sismicita'. Una forte scossa fatale si manifesto' nel 1920 in Garfagnana e Lunigiana". Cosi' lo scienziato Enzo Boschi, sismologo e vulcanologo di fama ed ex numero uno dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), commenta con l'Adnkronos la scossa di terremoto avvertita nella zona della Garfagnana, in Toscana, ricordando il terremoto che colpi' quasi la stessa area di oggi il 7 settembre del 1920 di intensita' 6,4 della Scala Richter e IX-X della Scala Mercalli e che ebbe come epicentro Fivizzano, provocando migliaia di feriti e oltre 300morti. "Quello di oggi e' un sisma registrato a 15 chilometri di profondita' e di magnitudo 4.8 con onde chiaramente avvertite a Bologna, in tutta l'Emilia Romagna e parte della Lombardia" spiega Boschi. "La zona della Garfagnana comunque -ricorda lo scienziato- negli anni '80-'90 e' stata pero' oggetto di interventi antisismici ben fatti sugli edifici". "Quella di oggi, cosi' come tutte le scosse che si verificano nel Mediterraneo -conclude Boschi- sono dovute alla placca africana che spinge verso la placca euroasiatica".