Sanita': Corte dei conti chiese danno a medico, avvocato diffida ospedale Torino

domenica 29 settembre 2013
Sanita': Corte dei conti chiese danno a medico, avvocato diffida ospedale Torino
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Torino, 26 set. (Adnkronos) - Tornare a un sistema di tutela dei medici nell'esercizio della loro attivita' negli ospedali piemontesi, come quello che prima veniva garantito con le assicurazioni. E' l'obiettivo con cui lo studio di avvocati torinesi Ambrosio e Commodo ha inviato una diffida all'azienda ospedaliera Citta' della Salute e della Scienza di Torino partendo dal caso di una dottoressa del Pronto Soccorso dell'ospedale Molinette che, insieme all'infermiera di turno, dopo che l'ospedale aveva perso la causa civile intentata da una paziente caduta da una barella nel 2006, si e' vista chiedere insieme alla collega i danni dalla Corte di Conti (circa 8mila euro in totale). Nello specifico con la diffida inviata oggi si chiede il risarcimento del danno (i soldi chiesti dalla Corte dei Conti ndr) al datore di lavoro che secondo i legali non avrebbe ottemperato ad alcuni obblighi. La questione pero' e' piu' sottile: in Piemonte da alcuni anni il nuovo sistema prevede un fondo regionale di copertura per i medici. Ma, e qui sta la gabula, essendo soldi pubblici in caso l'ospedale perda la causa la Corte dei conti puo' poi rivalersi direttamente sul medico che a quel punto deve tirare fuori i soldi di tasca propria. "Cosi' il contenimento della spesa per le assicurazioni da parte dell'azienda sanitaria fatto nell'intento di risparmiare - spiega l'avvocato Ambrosio - ha di fatto spostato il danno sui dipendenti. Oltretutto per i danni superiori al milione di euro invece e' rimasto il sistema basato sulle assicurazioni". L'obiettivo e' "tutelare i diritti di medici e infermieri - sottolinea l'avvocato - e trovare un sistema di tutela vera come quello delle assicurazioni". Lo studio valutera' poi se intentare una causa civile contro l'ospedale. "Sembra che anche gli ordini professionali siano preoccupati per questa situazione e si stiano muovendo per chiedere di risolverla" concludono i legali.